Imprecisioni e inesattezze
ARCI Caccia Regionale fa suo l’accorato appello dei Fotografi naturalisti del lago di Porta: “Salviamo il Lago di Porta il lago sta morendo”. Questo a differenza di alcune note associazioni ambientaliste, come il WWF, che sulla stampa locale si è affrettato a ribadire, attraverso una lettera aperta, che il “Lago di Porta in salute”. Di quella lettera, piena di imprecisioni e inesattezze, l’unica cosa che ci sentiamo di condividere è che l’oasi è il frutto di molte battaglie, che hanno visto molti scendere in campo, compresi associazioni venatorie e cacciatori che, attraverso la creazione del comitato “per la rinascita del lago di Porta”, nei lontani anni novanta, riuscirono a sventare il prosciugamento e il disastro ambientale.
Un veloce degrado
Dopo questo successo, purtroppo, molti videro come incompatibile il contributo delle associazioni venatorie e dei cacciatori alla gestione del Porta, seguendo il pensiero ambientalista che crede che estromettere i cacciatori dalla gestione risolveva tutti i problemi. Così è iniziato il veloce degrado che ha visto la sparizione di molte specie vegetali e animali dall’area. Basta leggere gli atti del convegno promosso nel 1992 dal succitato comitato dove venivano elencate tutte le specie presenti: la flora e la fauna dell’oasi protetta, negli ultimi anni si sono ridotte, ed in gran parte del lago hanno cessato di vivere.
Il contributo di tutti
Arci Caccia Toscana ha intenzione di promuovere una serie di iniziative di studio e recupero del lago, anche con interventi di sensibilizzazione verso i giovani e i cittadini che amano questo luogo. Per questo lancia l’appello RIPRENDIAMOCI IL LAGO progetto che ha bisogno del contributo di tutti (fonte: Arci Caccia Toscana).