«Con il disagio causato da questa operazione lungo l’autostrada emerge con forza il gran numero di animali esistenti – afferma il consigliere – L’eccesso di protezionismo ha sviluppato questo incredibile aumento di animali selvatici nella nostra regione. Ormai il 67% del territorio toscano è protetto. Il resto, quello adibito alla caccia, è costellato da strade, capannoni e abitazioni. Se vogliamo contenere il sovrannumero della fauna e riportarlo al giusto controllo, è necessario sviluppare il prelievo venatorio anche in tutte quelle aree protette dove ormai si riproducono a dismisura questi animali.
Questo per ristabilire un equilibrio tra ambiente, danni all’agricoltura e pericolo per gli automobilisti. Coldiretti parla già di duecento milioni di danni alla colture, tredici morti e migliaia di incidenti per le strade ogni anno. Non possiamo più rimandare un intervento di controllo della fauna sul territorio».