Si è tenuta ieri a Firenze la riunione di Presidenza della Confederazione Cacciatori Toscani. Un incontro operativo, necessario per delineare il programma di lavoro per l’anno appena iniziato, individuando le principali priorità e le sfide su cui concentrare le energie dell’intera organizzazione. Il segretario Marco Romagnoli, nell’apertura dei lavori che hanno visto partecipi tutti i presidenti delle Associazioni confederate, non ha perso l’occasione per ribadire ed evidenziare i risultati ampiamente positivi colti dalla CCT in questi ultimi mesi: La riforma della nuova Legge regionale sulla caccia, la battaglia sul Calendario Venatorio e le recenti conquiste ottenute per dare garanzie e certezze per lo svolgimento della caccia a seguito delle ordinanze e normative anti-Covid, sono solo alcuni degli elementi, assieme alla crescita esponenziale della qualità comunicativa, che hanno caratterizzato un periodo difficile per la caccia e per tutta la società.
Oggi pertanto il compito che ci attende è quello di riprendere il cammino per dare risposte urgenti ai cacciatori toscani. Il nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale, l’adeguamento dei regolamenti di attuazione alla Legge regionale sulla caccia, la strutturazione dei Centri di Assistenza Venatoria per i servizi qualificati rivolti ai cacciatori, le verifiche sulle disposizioni relative alla revisione dei Piani di gestione dei Siti Natura Natura 2000, sono tra i temi più stringenti di breve e medio periodo. Inoltre sarà necessario proseguire la linea del dialogo con l’ Assessore regionale Stefania Saccardi su altre importanti sfide su cui cimentare lo sforzo in questa legislatura; una per tutte quella di giungere alla costruzione di un nuovo patto con la componente agricole sulle grandi opportunità collegate alle Politiche Agricole Comunitarie, al nuovo Piano di Sviluppo Rurale ed una comune progettualità sulle risorse provenienti dal Recovery Fund. Politiche virtuose e lungimiranti per rifondare una intesa di sistema tra ATC, Mondo venatorio, organizzazioni agricole e Istituzioni.
Essere all’altezza dei tempi che stiamo vivendo, in una società che cambia repentinamente ed in uno scenario governativo nel quale sarà rimessa al centro dei programmi la “questione Ambientale”, significa per il nostro mondo avere coraggio, intelligenza e generosità da mettere a disposizione per progettare le ragioni della caccia nel futuro. Per questo ed altro, larga parte della discussione si è incentrata sul tema dell’unità del mondo venatorio. L’esperienza ed i risultati maturati sino ad oggi dalla CCT hanno evidenziato come un percorso originale ed innovativo, lontano da formule di comodo, incentrato su programmi e deleghe organizzative, possa rappresentare oggi un utile precedente a cui guardare con attenzione, per la costruzione in campo nazionale di un vero processo costituente così come annunciato dal Presidente Nazionale della Federazione Italiana della Caccia – Massimo Buconi e ribadito, senza equivoci, anche dal Presidente Nazionale Anuu Migratoristi Marco Castellani.
L’impegno sarà dunque quello di rafforzare il lavoro per fare la nostra parte e dare ogni utile contributo al dibattito dei prossimi mesi. Nell’incontro è stata poi calendarizzata per il mese di marzo, la prossima Assemblea Regionale della CCT, con l’obiettivo di organizzare un appuntamento partecipato, anche con l’ausilio degli strumenti digitali di videoconferenza, nel quale saranno riportati il piano di lavoro e le ulteriori novità che si determineranno nei prossimi giorni.