Le Associazioni aderenti alla Cabina di Regia delle Associazioni Venatorie Toscane, riunitesi dopo il primo incontro avuto con la Regione sul tema, chiedono alla Regione di procedere con le seguenti modifiche alla bozza di Calendario Venatorio 2021/2022 da voi inviata, per le specie Cornacchia e Gazza:
Cornacchia grigia (Corvus corone cornix)
Si intende consentire il prelievo dal 1 ottobre 2021 al 10 febbraio 2022, in quanto:
– la specie è classificata “Least concern” dall’International Union for Conservation of Nature, ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio, a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse;
– la specie è valutata in incremento come popolazione nidificante in Italia secondo il documento “Rete Rurale Nazionale & LIPU (2011). Gli andamenti di popolazione degli uccelli comuni in Italia 2000-2010. MiPAAF”;
– la data di fine periodo di riproduzione e dipendenza indicata nel documento Key concepts (31 agosto) è precedente rispetto alla data di apertura della caccia a tale specie;
– la cornacchia grigia è una specie per la quale può essere richiesto il posticipo della chiusura della caccia al 10 febbraio;
– l’ISPRA nel documento: “Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni” relativamente alla specie nel paragrafo: Problemi di conservazione connessi all’attività venatoria, riporta che: “Il prelievo venatorio risulta complessivamente modesto ed in generale non sembra in grado di incidere sulla dinamica delle popolazioni. Il periodo di caccia attualmente previsto dalla normativa nazionale risulta accettabile sotto il profilo biologico e tecnico; il prelievo anticipato al primo di settembre, nella modalità da appostamento fisso o temporaneo, ai sensi art.18, comma 2 della Legge n. 157/92 può essere ritenuto accettabile”.
Gazza (Pica pica)
Si intende consentire il prelievo dal 1ottobre 2021 al 10 febbraio 2022, in quanto:
– la specie è classificata “Least concern” dall’International Union for Conservation of Nature, ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio, a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse;
– la specie è classificata Least Concern nella European Red List of Birds 2015, sia in Unione Europea, sia in Europa;
– la specie è valutata in incremento come popolazione nidificante in Italia secondo il documento “Rete Rurale Nazionale & LIPU (2011). Gli andamenti di popolazione degli uccelli comuni in Italia 2000-2010. MIPAAF”;
– la data di fine periodo di riproduzione e dipendenza indicata nel documento Key concepts (31 luglio) è precedente rispetto alla data di apertura della caccia a tale specie;
– la gazza è una specie per la quale può essere richiesto il posticipo della chiusura della caccia al 10 febbraio;
– l’ISPRA nel documento: “Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni” relativamente alla specie nel paragrafo: Problemi di conservazione connessi all’attività venatoria, riporta che: “Il prelievo venatorio risulta complessivamente modesto ed in generale non sembra in grado di incidere sulla dinamica delle popolazioni. Il periodo di caccia attualmente previsto dalla normativa nazionale risulta accettabile sotto il profilo biologico e tecnico; il prelievo anticipato al primo di settembre, nella modalità da appostamento fisso o temporaneo, ai sensi art.18, comma 2 della Legge n. 157/92 può essere ritenuto accettabile”. ….
Le modifiche sopra riportate, oltre ad essere tecnicamente e giuridicamente corrette, sono auspicabili anche sul piano etico, vista la presenza di un piano di contenimento attivo di queste specie sul territorio regionale. Questi animali, infatti, risultano in espansione numerica e di areale e sono responsabili di danni importanti a carico delle colture agricole e delle altre specie di fauna selvatica, soprattutto piccoli uccelli e piccola fauna stanziale. La possibilità di avere giornate aggiuntive riservate a questi selvatici, pensiamo possa essere di stimolo ai cacciatori a dedicare qualche giornata alla caccia a questi selvatici opportunisti, aumentando la quota annuale di capi abbattuti.
Le Associazioni aderenti alla Cabina di Regia delle Associazioni Venatorie Toscane Arci Caccia, Enalcaccia, Italcaccia e Libera Caccia.