Nella giornata di ieri, i soliti animalisti di casa nostra hanno presentato un ricorso nei confronti del Calendario Venatorio Regionale della Toscana. Nel mirino le preaperture, il prelievo di moriglione e pavoncella e i tempi di caccia per la Regina del Bosco. Nel constatare la pretestuosità dell’iniziativa, frutto di un odio verso il mondo venatorio che niente ha a che fare con la gestione faunistica o le indicazioni del mondo scientifico, Arci Caccia ribadisce la propria fiducia nel lavoro dei tecnici regionali, che hanno prodotto un Calendario equilibrato e ineccepibile dal punto di vista legale, adesso attendiamo fiduciosi il lavoro degli avvocati e la decisione del tribunale, sicuri che i diritti di cittadini onesti, come i cacciatori, saranno in ogni caso tutelati. Arci Caccia Toscana, comunque, ha messo in allerta il proprio staff legale, riservandosi di valutare l’opportunità di coadiuvare la Regione nella difesa del Calendario Venatorio.
Richieste per il 2025 Si è svolto mercoledì sera il Consiglio Direttivo di Arci Caccia Toscana. Una riunione partecipata che, ad un bilancio su un intenso anno di attività, ha unito molti spunti di lavoro per il 2025 ormai alle...
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