Era il 1934, per valorizzare gli allevamenti locali di uccelli da richiamo, venne organizzata la prima “Sagra Nazionale degli Uccelli” di Almenno San Salvatore nel quadro delle manifestazioni del “Settembre Orobico”. L’iniziativa partì da un Magistrato, il Comm. Gaetano Buttinoni e trovò l’appoggio di un gruppo di entusiasti cacciatori e delle Autorità locali che collaborarono alla piena riuscita della manifestazione che, ripetutasi con crescente successo negli anni, ha assunto fama ed importanza nazionale. Gli organizzatori, di anno in anno, hanno portato alla Sagra dei continui perfezionamenti dandole come propria sede il “Parco Sant’Uberto”.
Ad Almenno San Salvatore, borgo di antichissima origine Celtica già notevolmente importante nel periodo della dominazione Romana e poi Longobardica, gli abitanti dediti soprattutto all’agricoltura, fino alla metà del XX secolo, si sono sempre attivamente interessati della uccellagione con le reti e dell’allevamento degli uccelli da richiamo per la caccia da utilizzare prima di tutto in proprio, nell’uccellanda o nella larga oppure al capanno, o da cedere ai cacciatori ed amatori, dietro un buon compenso, giustificato dalla ottima qualità del canto dei richiami allevati con molta cura e passione autentica. Questa duplice attività antichissima di appassionati uccellatori e allevatori di uccelli ha consentito ai più interessati a questo tipo di caccia di acquisire quella che oggi si potrebbe chiamare la “tecnica professionale” di impiantistica e conduzione di roccoli e uccellande di tutti i tipi, in ciò favoriti dalla posizione geografica di Almenno San Salvatore.
Gli impianti di cattura degli uccelli con le reti verticali od orizzontali erano qui collocati sulla direzione della “Passata” (Pasada) o linea di migrazione autunnale degli uccelli che era già stata individuata con precisione nei secoli trascorsi durante il lavoro nei campi del piano (Agèr o Aghèr) o sui colli. “In occasione dell’83a Sagra – scrive il il presidente del comitato organizzatore, Diego Cornali – voglio ricordare tutti i Presidenti, i collaboratori, tutte quelle persone che ci sono state vicine nel nostro lavoro organizzativo, gli espositori ed i visitatori che in tutti questi anni ci hanno onorato della loro presenza. Da parte mia e di tutti i miei collaboratori ci sarà sempre quell’entusiasmo e l’impegno per proseguire quanto fatto da noi e dai nostri predecessori.
Nonostante le tante difficoltà incontrate in questi ultimi anni dal mondo venatorio, cercheremo sempre di tenere alto il prestigio raggiunto dalla nostra Sagra, orgogliosi di questa nostra tradizione”. La Manifestazione si svolgerà sabato 11 e domenica 12 agosto presso il Parco Sant’Uberto. Sabato alle ore 18.00 è prevista la Santa Messa, seguita alle 19 da I falconieri delle Orobie che presentano: “Conoscere falchi, gufi e civette, lezione per i più piccoli”. Domenica 12 agosto il programma prevede: gara del canto degli uccelli, mostra cinofila del cane da caccia e pastore Bergamasco, illustrazione dell’Arte della Falconeria “A caccia con i falchi”, gara del chioccolo Memorial Franco Carsana.