Dopo Sydney, Atene, Pechino, Londra e Rio anche a Tokyo 2020 si conferma il successo dell’industria italiana nelle discipline del tiro sportivo. Ben 16 medaglie su 18 totali sono state vinte da atleti che hanno utilizzato fucili italiani, mentre 11 su 18 sono quelle vinte con munizioni “made in Italy”. Le aziende italiane produttrici di armi e munizioni, dalle più strutturate alle medio-piccole realtà familiari, confermano dunque una garanzia di qualità e una crescita inarrestabile, nonostante le difficoltà vissute nel 2020: Beretta e Perazzi, rispettivamente con 9 e 7 medaglie vinte, continuano ad affermare il primato del “Made in Italy” armiero, apprezzato dagli atleti di ogni parte del mondo (basti pensare che il 90% dei tiratori a Tokyo ha usato fucili italiani); lo stesso dicasi per le munizioni: Fiocchi, RC Cartridges e Clever sempre a medaglia con quest’ultima che ha conquistato tutto il podio del Trap maschile.
“Ciò che mi rende più orgoglioso è sapere che ancora una volta il Made in Italy armiero rappresenta il più alto standard di eccellenza e precisione e viene riconosciuto e scelto per questo in tutto il mondo” ha dichiarato Giovanni Ghini, Presidente ANPAM – Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni Sportive e Civili – È per me motivo d’orgoglio sapere che la quasi totalità delle armi e munizioni sportive utilizzate alle Olimpiadi di Tokyo vengono prodotte in Italia, soprattutto dopo l’anno difficile vissuto da tutto il comparto.
Questi risultati sono un segnale di come il nostro settore, dalle armi alle munizioni sportive, abbia saputo reagire alle difficoltà e affrontarle a testa alta”, conclude Ghini. Per avvicinare quanto più possibile appassionati o semplici interessati alle discipline del tiro sportivo ANPAM, CNCN e FITAV hanno lavorato insieme, in occasione delle olimpiadi di Tokyo, al lancio del blog di approfondimento shootingpost.it, un contenitore digitale di approfondimenti, interviste e contenuti tecnici sul tiro al volo, concepito per dare voce direttamente ai protagonisti ed agli appassionati. (Politicamente Corretto).