Grandi soddisfazioni per gli atleti Beretta dello Skeet ai Giochi Olimpici 2020 che si stanno attualmente svolgendo a Tokyo. Dopo la delusione per la mancata partecipazione della promessa inglese Amber Hill, risultata positiva al Covid-19 a pochi giorni dall’inizio delle competizioni, il Beretta Team si rialza con un buon risultato nello Skeet femminile e una straordinaria realizzazione nello Skeet maschile. Al termine delle finali di oggi, il Team Beretta aggiunge al suo palmarès ben 5 medaglie su 6 con un oro, due argenti e due bronzi. Nello Skeet femminile, solo Diana Bacosi e Wei Meng approdano alla finale. Oltre al peso per la mancanza di Amber Hill, un grande peccato per Austen Smith e Lucie Anastassiou, fuori dalla finale per un piattello e rammarico per Chiara Cainero, lontana dalla vetta già dalle prime competizioni di ieri.
Diana Bacosi conquista un argento con 55/60 punti e va ad arricchire il medagliere italiano, mentre Wei Meng si aggiudica il terzo posto della competizione con 46/50. Risultato grandioso nello Skeet maschile: i primi 9 posti sono coperti solo da atleti Beretta, per una finale tutta interna al Team: l’italiano Tammaro Cassandro e il francese Eric Delaunay, che ottengono a pari merito il record olimpico come risultato di qualificazione con 124/125 (superando il risultato di Al-Rashidi, precedente detentore del record con 123/125), il giovanissimo finlandese Eetu Kallioinen, il kuwaitiano già bronzo di Rio Abdullah Al-Rashidi, il danese Jesper Hansen e il plurimedagliato Vincent Hancock, in corsa per il suo terzo riconoscimento olimpico dopo l’oro di Pechino 2008 e l’oro di Londra 2012, che dopo un 100/100 sbaglia tre piattelli nell’ultima serie, rischiando di rimanere fuori dalla finale.
Peccato per l’azzurro Tammaro Cassandro, che sbaglia già dalle prime battute lasciando spazio ai colleghi e arrivando sesto. Proseguendo con la gara, anche Eric Delaunay si deve fermare al quinto posto e dopo di lui il giovane Eetu Kallioinen, con un risultato comunque straordinario, un quarto posto alla sua prima esperienza olimpica a soli 23 anni. Rimangono in lizza per il podio tre veterani dello Skeet: il cinquantasettenne Abdullah Al-Rashidi, il quarantenne Jesper Hansen e il trentaduenne (ma con già due ori olimpici al seguito) Vincent Hancock. Dopo una combattuta finale la spunta lo statunitense, che si aggiudica il suo terzo oro con 59 piattelli su 60 (record olimpico per la finale), argento per Jesper Hansen che si aggiudica la sua prima medaglia olimpica con 55/60 piattelli e bronzo per il kuwaitiano Abdullah Al-Rashidi con 46/50.
Un risultato importantissimo per Beretta e un’ulteriore conferma per la piattaforma DT11, che compie nel 2021 ben 10 anni e che come già fatto per Rio 2016 accompagna anche a Tokyo gli atleti Beretta verso i loro titoli iridati. Daniele Bertoni, Vicedirettore Generale di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, gioisce e dichiara: “5 medaglie su 6, 3 piattaforme a podio, atleti di 5 nazioni diverse: è davvero un risultato eccezionale. Siamo davvero felici per questo inizio così scoppiettante. Siamo stupefatti ed orgogliosi di Diana e Vincent che con noi sono cresciuti diventando vere leggende del tiro a volo. Grazie ai nostri fantastici atleti perché ogni giorno ci fanno emozionare e ci stimolano a fare sempre meglio!” “Siamo immensamente felici per questo risultato inatteso – ha dichiarato Carlo Ferlito, Direttore Generale – cinque medaglie preziose che arricchiscono il nostro palmarès e testimoniano ancora una volta la qualità superiore dei nostri prodotti.
Supportare i nostri atleti nel loro percorso Olimpico è una precisa missione della nostra azienda: oggi hanno vinto atleti di tre diversi continenti, a dimostrazione della nostra volontà di essere vicino a loro ed a tutti gli appassionati del tiro a volo in ogni angolo del mondo.” “Ho seguito con piacere le finali – ha infine commentato Franco Gussalli Beretta, Presidente di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta – mi emoziono sempre nel vedere i nostri atleti – che ormai in Beretta sono di casa – vincere. Grazie a loro continuiamo ad avere stimoli nuovi per produrre armi sempre più performanti e vederli sul podio con esse è la miglior chiusura del cerchio possibile. Ancora una volta non parliamo solo di armi ma in più generale di dotazione completa. Il gilet della Nazionale Italiana vestito da Diana Bacosi e quelli degli altri atleti donano eleganza e carattere, elemento fondamentale per una miglior veicolazione e diffusione del tiro a volo.” Beretta gioisce e festeggia i suoi atleti dello Skeet nell’attesa di tifare i suoi tiratori del Trap, in gara per le qualificazioni il prossimo mercoledì 28 luglio.