Trap shoot, detto anche Tiro al volo, nozioni fondamentali
Chi per la prima volta si avvicina al tiro al volo, qualsiasi disciplina decida di praticare, dopo aver provato qualche serie in pedana col suo automatico da caccia o con al altro fucile, incomincia a porsi il quesito su quale fucile acquistare, di quale marca e modello e con quale lunghezza di canne e strozzature.
Nel tiro al piattello si spara solitamente mediante un fucile sovrapposto in cal. 12. Il sovrapposto da tiro al Piattello-Fossa (detto anche internazionalmente “Trap”) ha solitamente canne lunghe cm. 75 (ne esistono con canne da 74 cm., come pure da 76 cm. ma cambia poco…) e strozzature convenzionalmente indicate in ** (2 stelle) per la prima canna (che è quella inferiore) e * (una stella) che è quella superiore.
Il sistema di scatto è rappresentato da un monogrillo non selettivo con scatti abbastanza leggeri e veloci. Rispetto al fucile da caccia, il sovrapposto da “Trap” è più pesante (intorno ai tre chili e mezzo, quattro chili) ed il calcio è più “dritto”, nel senso che all’atto dello sparo il centro della rosata sarà portato comunque sopra il punto mirato; questo perché, uscendo appunto i piattelli dalla “Fossa”, si sparerà di fatto a bersagli sempre “montanti”.
Il calcio avrà anche una piega in orizzontale, detta “vantaggio”, che sarà destra per i destri e viceversa. L’arma da tiro dovrebbe essere fornita in una valigetta con i vari scomparti per riporvela smontata e per gli accessori (panno di cotone per la pulizia, bomboletta di olio spray, cartucce inerti “salva-percussori”, ecc.), mentre sono da evitare i foderi “mosci” che si usano per la caccia.
Acquistato quindi il fucile, per cominciare ad andare in pedana è indispensabile munirsi di una paio di cuffie da indossare quando si spara ed anche quando si sta a guardare gli altri, e di un giubbino con ampie tasche laterali per riporvi le cartucce e gli effetti personali necessari durante il tiro.
Il giubbino dovrà essere leggero, comodo e non stringere sull’abbottonatura neanche in inverno, quando si andrà a sparare con due maglioni sotto. Per sparare al Piattello occorrono poi le cartucce, la cui grammatura è stabilita dal Regolamento in 24 gr. o 28 gr., a seconda della Categoria di appartenenza, come pure per l’età od il sesso di chi si cimenta in pedana. Il numero del piombo convenzionalmente più usato è il 7 e ½ (diametro dei pallini mm. 2,4), ma eccellenti risultati si ottengono anche col n.8 (mm.2.3). Per chi inizia, cartucce da 24 grammi vanno più che bene, anche perché dovrebbero avere minore rinculo allo sparo, una minore carica di piombo e risultano essere anche più veloci.
Una volta in pedana, la posizione da assumere va impostata a partire dai piedi, la cui posizione è fondamentale: per i destri, il piede sx è avanti, leggermente piegato verso dx, mentre il piede dx resta indietro quasi orizzontale. Una buona postura porterà a un buon bilanciamento su entrambe le gambe, con preponderanza del peso del corpo su quella sinistra (per i mancini, tutto il contrario).
Le canne, dopo l’imbracciatura, andranno poste sulla buca, alla base del punto dove uscirà il piattello alla chiamata; di solito vi è un segno bianco, una freccia, insomma un qualcosa che dovrebbe dare la posizione della macchina centrale delle tre che si trovano sotto la copertura catramata della fossa. Il resto lo fa la nostra bravura…