La sezione di Rovigo della Federazione Italiana della Caccia ha organizzato per la giornata del 25 aprile la settima edizione del Memorial intitolato ad Alcide Balzan: si tratta di una gara di tiro al piattello Fossa che è aperta a tutti i cacciatori che sono in possesso del porto d’armi e dell’assicurazione in corso di validità. L’obbligo imposto ai partecipanti in questo caso è quello di utilizzare esclusivamente i fucili da caccia. Il Memorial si svolgerà presso il campo di Tiro a Volo “Centro Sportivo Le Tre Piume” di Agna, in provincia di Padova. L’inizio è fissato per le 10 e ci saranno dei premi offerti dalla famiglia Balzan in ricordo del loro caro. La premiazione riguarderà le prime tre classificate della categoria “Ladies”, ma anche i primi tre Juniores (fino al ventesimo anno di età), i primi tre classificati fino al sessantesimo anno, i primi tre classificati di età compresa tra i 61 e i 70 anni e i primi tre dal 71° anno in poi.
Questo tiro prevede lo sparo da parte dei cacciatori su una linea rettilinea posta in maniera parallela a quindici metri dietro la fossa in cui si trova le macchine che lanciano i piattelli. Il tiratore attende il lancio con il fucile imbracciato e caricato con due colpi e ordina a voce il lancio stesso. Il principale elemento di difficoltà è rappresentato dalla direzione del piattello, visto che può variare nonostante si conosca il tempo di uscita, e il tiratore ha il compito di intercettare la direzione.
La direzione, inoltre, può variare sul piano orizzontale di novanta gradi, senza dimenticare che anche l’altezza può subire dei cambiamenti, da un metro e mezzo fino a tre metri e mezzo. L’ultima edizione del Memorial Balzan, svoltasi sempre nella giornata del 25 aprile, ha registrato la partecipazione di 46 concorrenti che si sono alternati sulla Fossa Olimpica su 25 piattelli. Tra gli Juniores trionfò un giovane molto promettente, Mattia Siviero, capace di totalizzare un interessante 22/25.
Questa gara è intitolata ad Alcide Balzan, per diversi anni presidente comunale di Crespino, piccolo comune di circa duemila abitanti in provincia di Rovigo e famoso anche per aver fatto da sfondo storico-cinematografico allo sceneggiato televisivo “Il mulino del Po”. La famiglia, inoltre, è molto conosciuta in città e in tutta Rovigo, al punto che i cacciatori che partecipano alle varie edizioni provengono soprattutto dalla zona, un bel modo per onorare la memoria del concittadino e per mettere in mostra abilità e caratteristiche tecniche.