La sezione provinciale di Teramo delle Guardie Ambientali d’Italia ha invitato gli Ambiti Territoriali di Caccia a fare chiarezza sul prelievo venatorio delle starne. Molti cacciatori non sarebbero stati informati in maniera adeguata sull’argomento, nonostante ci siano state diverse sollecitazioni ai presidenti degli ATC. Per questo motivo, in attesa della risposta le Guardie si sono rivolte direttamente alla Regione Abruzzo, in modo da ottenere delucidazioni sulla cacciabilità del volatile nel Teramano.
L’Ufficio Caccia Regionale ha fatto sapere che non si sa ancora quali Ambiti abbiano elaborato e autorizzato i piani di prelievo: di conseguenza, la Regione Abruzzo ha intimato agli stessi ATC di comunicare con mezzi idonei la cacciabilità, in modo che sia conosciuta da tutti e non si crei altra confusione ed incertezza.
Come riferito dalle Guardie Ambientali teramane, nei siti web degli Ambiti Vomano e Salinello non è specificato ancora nulla. La nota ufficiale della sezione provinciale si chiude con una domanda: “Non sarà forse il caso di uscire fuori da questo stato catalettico ponendo fine al problema?“. Non viene considerato concepibile che i cacciatori vadano a caccia con il dubbio della legittimità o meno di abbattere le starne, visto che c’è il rischio di sanzioni.