Lo studio dedicato alla migrazione pre-nuziale dell’alzavola eseguito tramite la telemetria satellitare è stato pubblicato sulla rivista ornitologica internazionale Ibis, la più importante a livello europeo. L’analisi, il cui titolo completo è “Spring migratory routes and stopover duration of satellite-tracked Eurasian Teals Anas crecca wintering in Italy“, è stata curata da diversi autori e al suo successo hanno sempre creduto l’ACMA (Associazione Cacciatori Migratori Acquatici) e la Federcaccia nazionale.
Grazie allo studio sono state approfondite le strategie migratorie delle femmine di questa specie, oltre alla loro velocità di spostamento e le date di partenza, fondamentali per cambiare i Key Concepts. Tra i risultati del progetto c’è, ad esempio, la sosta prolungata delle alzavole partite dal nostro paese prima di raggiungere i luoghi della riproduzione. Queste “pause” possono durare fino a 85 giorni, ma qual è esattamente il motivo? Secondo i ricercatori si tratta del bisogno di cercare nuovo cibo, in primis per gli esemplari che provengono dalla Laguna di Venezia.
La migrazione pre-nuziale viene indicata tra il 15 febbraio e il 2 aprile, con la data mediana che è stata collocata il 15 marzo. I numeri non sono quindi gli stessi dei Key Concepts, secondo cui la partenza della specie si verifica nella terza decade di gennaio. Altri risultati riguardano le differenze migratorie: lo studio proseguirà anche nei prossimi mesi e verranno coinvolte altre due specie, vale a dire il codone e la canapiglia.