L’emendamento parla anche di una esenzione per quel che riguarda i cani di proprietà degli allevatori professionali, ma nel caso diventasse una legge vera e propria, a pagare sarebbero gli allevatori che producono ogni anno un numero limitato di cucciolate e i proprietari di cani di razza.
In pratica, si sta parlando di soggetti che non hanno nulla a che fare con il randagismo, anzi contribuiscono a promuovere la cinofilia nel nostro paese. L’ENCI ha ricordato l’impegno di questi allevatori e proprietari, i cui sacrifici (anche economici) permettono di inserire nel modo migliore i cani nel tessuto sociale italiano. L’ente si farà quindi promotore della tutela di tutti gli amanti della cinofilia.