La Lega per l’Abolizione della Caccia (LAC) ha reso nota l’ultima sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria. I giudici hanno accolto il ricorso animalista contro la caccia in deroga allo storno, per la precisione il prelievo deciso dalla Regione. Secondo questo ricorso, negli ultimi sette anni la stessa Regione non aveva mai ricevuto richieste concrete di risarcimento per i danni provocati dai volatili al settore agricolo.
Inoltre, non ci sarebbe stato alcun agricoltore risarcito a causa della specie, oltre all’assenza di sopralluoghi per effettuare le verifiche sul campo. I legali animalisti, poi, hanno sostenuto con forza la tesi della mancata vigilanza sulla caccia in deroga. La LAC rimane convinta del fatto che le segnalazioni per i danni da storni siano giunte dai titolari di licenza di caccia per avere via libera.
Il ricorso era stato presentato contro la deliberazione regionale del 16 giugno scorso e contro il parere dell’ISPRA di un mese prima. Secondo i giudici, il prelievo dello storno può essere autorizzato quando sono presenti condizioni tassative, tra cui la necessità di evitare gravi danni all’agricoltura. Il danno dimostrato al settore delle olive e certificato dall’Università degli Studi di Genova (15.500-18800 chili di olive per la precisione) è stato quindi giudicato modesto.