Come riferito dall’Eco dell’Alto Molise-Vastese, infatti, si è scelto di bloccare il prelievo venatorio di beccacce, cesene, tordi bottacci e tordi sasselli dal 1° al 19 gennaio del 2017. La trattazione del ricorsol, invece, è stata fissata a ottobre. Le associazioni venatorie abruzzesi hanno già deciso di presentare ricorso al Consiglio di Stato, dunque quella che è già stata una vicenda piuttosto ingarbugliata e particolare avrà una ulteriore appendice.
Fra due giorni esatti verrà aperta nella regione la caccia al cinghiale e alla rimanente selvaggina, rispettando le limitazioni previste dal Tribunale per quel che riguarda le modalità del calendario 2016-2017. Sicuramente il prossimo anno non si aprirà in maniera tranquilla e ora si attendono ulteriori sviluppi dopo l’annuncio ufficiale dell’ennesimo ricorso.