Già nel corso della giornata di ieri, mercoledì 28 settembre 2016, si era capito che la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale dell’Aquila in merito al calendario venatorio dell’Abruzzo sarebbe stato ininfluente. La Regione ha infatti predisposto un nuovo calendario e da sabato 1° ottobre anche i cacciatori abruzzesi potranno esercitare l’attività. I giudici hanno sospeso ma si andrà a caccia lo stesso. La sospensione comunque riguarda solamente alcune specie e un determinato periodo temporale.
Come riferito dall’Eco dell’Alto Molise-Vastese, infatti, si è scelto di bloccare il prelievo venatorio di beccacce, cesene, tordi bottacci e tordi sasselli dal 1° al 19 gennaio del 2017. La trattazione del ricorsol, invece, è stata fissata a ottobre. Le associazioni venatorie abruzzesi hanno già deciso di presentare ricorso al Consiglio di Stato, dunque quella che è già stata una vicenda piuttosto ingarbugliata e particolare avrà una ulteriore appendice.
Fra due giorni esatti verrà aperta nella regione la caccia al cinghiale e alla rimanente selvaggina, rispettando le limitazioni previste dal Tribunale per quel che riguarda le modalità del calendario 2016-2017. Sicuramente il prossimo anno non si aprirà in maniera tranquilla e ora si attendono ulteriori sviluppi dopo l’annuncio ufficiale dell’ennesimo ricorso.