La caccia speciale non è altro che un secondo periodo venatorio che nei Grigioni comprende il periodo tra i mesi di novembre e dicembre: in questo caso si punta a regolare il numero totale di animali selvatici, così da porre un freno ai danni causati ai boschi. Secondo il Tribunale Amministrativo, come evidenziato nei due casi precedenti, l’iniziativa contro la caccia speciale non può essere approvata perché è contraria al diritto federale. L’ultimo prelievo invernale ha messo in luce numeri importanti: i cacciatori iscritti sono stati 1651, con 1000 cervi abbattuti su 5164 e 250 caprioli prelevati su 3271.
Christian Mathis è il promotore del progetto contrario alla caccia alta e ha risposto alla terza bocciatura con un ricorso al Tribunale Federale. La caccia vanta una tradizione lunga e gloriosa in questo cantone svizzero, il cui capoluogo è Coira, mentre il comune più famoso è senza dubbio Saint-Moritz, rinomata stazione sciistica. Molti sono gli animali e i volatili che trovano il loro habitat ideale da queste parti, ma anche la pesca ha un ruolo importante. La tradizione storica è ben esemplificata da quanto accadeva nel ‘500, quando a ogni cittadino grigionese veniva consentito di esercitare liberamente l’attività venatoria.
La cosiddetta “caccia alta” ha una durata temporale complessiva di 21 giorni e comprende l’intero mese di settembre; c’è poi quella che viene definita la “caccia bassa”, il cui inizio è fissato al 1° ottobre e che si conclude il 30 novembre. La caccia allo stambecco è un’ulteriore “variante”, prevista dal 4 al 31 ottobre di ogni anno. Di solito si sostiene un esame per diventare cacciatori e in caso di esito positivo è possibile acquistare una licenza per il prelievo venatorio in tutto il territorio del cantone (secondo le ultime stime esistono anche 150 cacciatrici, una piccola ma comunque strategica presenza al femminile).