A distanza di oltre due anni è giunto il momento della prima udienza, quindi il percorso giuridico è ancora lungo. I cacciatori non sono comunque attivi, visto che il porto d’armi è stato sospeso. I pensionati erano stati coinvolti nel piano di abbattimento degli ungulati previsto dalla Provincia di Piacenza. La battuta sarebbe terminata nel peggiore dei modi con gli accertamenti della guardia: quest’ultima sarà sentita soltanto tra quattro mesi, per la precisione il prossimo 18 ottobre, in modo da approfondire quanto scritto nel verbale.
Secondo un agente della Polizia Provinciale, però, i quattro avevano fucili calibro 12 scarichi, senza alcun cane al seguito. Inoltre, non ci sarebbero state carcasse di cinghiali nei dintorni, segno che la storia deve essere chiarita in ogni dettaglio per accertare quelle che sono state le vere responsabilità.