Le regole da rispettare sono quelle tipiche stabilite dall’Ente Nazionale Cinofilia Italia, quindi è necessario spiegare gli aspetti più importanti. Le norme sono le stesse fissate per tutta la selvaggina che viene tradizionalmente cacciata con il cane da ferma, sia stanziale che migratoria: nell’elenco non c’è solo la quaglia, ma anche la starna, il fagiano, la pernice rossa, la pernice sarda, la coturnice, la beccaccia, il beccaccino e molti altri volatili. La prova in questione prevede lo sparo, di conseguenza sarà importante prima di tutto la cerca dell’animale, intelligente e ordinata, oltre che in grado di garantire una esplorazione efficace del terreno.
I giudici valuteranno anche lo stile tipico della razza a cui il cane appartiene. Non meno importante è l’andatura tipica della razza, la quale deve essere più o meno veloce a seconda della natura del terreno scelto per la prova. Ogni cane avrà il compito di mantenere il contatto con il proprio conduttore, dimostrandosi ubbidiente ai richiami, pronto a indirizzare la ricerca, altrimenti si può rischiare la penalizzazione. Altri dettagli fondamentali per il punteggio finale sono la ferma solida, decisa ed espressiva, il consenso spontaneo e la correttezza al frullo e allo sparo. Il raduno è stato fissato da Libera Caccia alle 7:30 di domenica presso il Campo di Addestramento.
Come già precisato, non ha importanza che i soggetti partecipanti siano iscritti ad altre associazioni venatorie. Il comune di Stazzano conta poco più di duemila abitanti e si trova alla confluenza del torrente Borbera nello Scrivia, per la precisione nell’ultima parte di Appennino Ligure, con il Colle Albarasca e il Monte Spineto a rappresentare le principali altitudini. La fauna selvatica è ben presente in zona: tra l’altro, ultimamente si è parlato di Stazzano anche in relazione agli avvistamenti di lupi, con un esemplare investito da una macchina in transito.