Viterbo – Trapè: “Il lavoro della Provincia per un sereno esercizio della caccia”
Stagione venatoria 2009, ufficiali date e modalità di esercizio. Anche quest’anno ci saranno due giornate di preapertura, il 2 e 6 settembre – con l’esclusione dei territori compresi nelle Zone di protezione speciale (Zps) – ed è consentito l’esercizio venatorio da appostamento fisso o temporaneo, senza l’ausilio del cane, alle specie: Tortora (Streptopelia turtur turtur), Cornacchia grigia (Corpus corone cornix), Gazza (Pica pica) e Ghiandaia (Garrulus glandarius).
L’apertura vera e propria ci sarà invece il 20 settembre. L’addestramento e l’allenamento dei cani sul territorio della regione, ad esclusione dei territori Zps, è consentito dal 27 agosto 2009 fino al 17 settembre 2009 compresi, dal sorgere del sole alle 19, con esclusione dei giorni 2 e 6 settembre 2009. Il carniere di ciascun cacciatore non può superare il limite giornaliero di cinque capi per ciascuna delle specie: Tortora (Streptopelia turtur turtur), Cornacchia grigia (Corvus corone cornix), Gazza (Pica pica) e Ghiandaia (Garrulus glandarius). Per quanto riguarda il calendario venatorio per la stagione 2009-10, come detto l’apertura generale si avrà il 20 settembre e nulla è cambiato rispetto alle previsioni degli ultimi anni. L’unica eccezione riguarda la starna (Perdix perdix), specie cacciabile dal 20 settembre 2009 al 31 dicembre 2009 nelle sole aziende faunistico- venatorie che riportano la specie nell’indirizzo faunistico, secondo le previsioni contenute nei piani di prelievo annuali approvati dalla Provincia. Il prelievo venatorio è condizionato alla esistenza e consistenza in ciascuna azienda di popolazioni della specie in grado di autoriprodursi in assenza di immissioni.
Rimane in vigore la delibera 363 del 16 maggio 2008 con la quale la giunta regionale ha fissato le modalità di caccia nelle Zone a protezione speciale. Nel mese di gennaio la caccia è consentita il giovedì e la domenica. Fa eccezione quella relativa agli ungulati che è permessa nei cinque giorni previsti dalla legge 157/92; è vietata la preapertura con l’eccezione della caccia di selezione agli ungulati; è proibito l’addestramento cani prima del 1 settembre e oltre la chiusura della stagione venatoria, fanno eccezioni le Zac (Zona addestramento cani) per le quali il divieto è relativo al periodo 15 marzo -31 luglio; non è consentito l’uso dei pallini di piombo nelle zone umide. Con l’inizio della stagione venatoria crescono anche le polemiche create dalla associazioni venatorie in cerca di visibilità, al fine di accaparrare il maggior numero di assicurazioni e dunque di associati. In tale polemiche viene coinvolta anche la Provincia con argomentazioni pretestuose. Ovviamente non può essere imputato all’ente di via Saffi il contenuto del calendario venatorio che, come noto, è approvato dalla Regione. Anche perché molte affermazioni sono imprecise. Dire che si permette l’abbattimento della starna pronta caccia nelle aziende faunistiche è cosa non vera. Infatti le immissioni di tali soggetti non sono permesse proprio grazie alle previsioni del calendario venatorio. Allo stesso modo, criticare la Provincia per il coinvolgimento delle squadre di caccia al cinghiale nella prevenzione dei danni e nella gestione del territorio, al fine di accaparrare qualche tessera dei cosiddetti liberi cacciatori, rappresenta senz’altro un atteggiamento miope, che non può trovare consenso sia nel mondo venatorio più sensibile alla attese della società, che nel mondo esterno a quello dei cacciatori. “Riteniamo pertanto – commenta l’assessore alla Caccia, Mario Trapè – che il lavoro messo in campo finora dalla Provincia non solo possa permettere un sereno e corretto svolgimento dell’attività venatoria, ma anche una crescita del territorio in termini di gestione. Non a caso gli sforzi messi in atto al fine di permettere la costituzione degli Atc nel Viterbese è già un esempio di come i cacciatori, gli agricoltori, gli ambientalisti e gli enti locali possano trovare soddisfazione e accordo in una comune e partecipata gestione della fauna selvatica”. Le principali regole per l’esercizio venatorio nella imminente stagione sono state pubblicate con decreti presidenziali dalla Regione.
Fonte: Caccia Passione – Ufficio Stampa