“La campagna di demonizzazione nei riguardi dello spray al peperoncino, avviata nei giorni successivi alla tragedia di Corinaldo, è del tutto incomprensibile e priva di fondamento. Il pregiudizio è lo stesso utilizzato nei confronti delle armi da fuoco possedute legalmente: non ci si concentra infatti sull’azione, sull’educazione e sui principi della persona che l’ha compiuta, ma sul mezzo, sullo strumento.
Lo spray al peperoncino, nello specifico, è uno strumento utilissimo per la legittima difesa in molte situazioni, per esempio a tantissime donne, a tutte quelle ragazze che camminano per le strade delle nostre città e troppo spesso sono vittime di aggressioni o stupri: in questo caso uno strumento come lo spray al peperoncino salva la vita e anziché demonizzarlo ne andrebbe promosso il possesso.
Non si può demonizzare uno strumento utilissimo soltanto perché qualche scriteriato ha deciso di utilizzarlo in maniera impropria, seminando il panico in una discoteca e provocando anche diverse vittime.
Come per le armi, l’attenzione deve essere posta sulla persona che compie l’azione e sugli evidenti gap educativi, non sul mezzo in sé, altrimenti lo stesso discorso potrebbe valere per un coltello da cucina, per un’automobile, per un diserbante. L’utilizzo di uno strumento come lo spray al peperoncino è invece da incoraggiare, specialmente per tutelare la sicurezza delle donne”.
Ufficio Stampa
On. Stefano Maullu