La Federazione Italiana della Caccia ha commentato la sentenza con cui la Corte Costituzionale ha bocciato in parte la Legge Regionale della Liguria numero 29 del 2015: la sentenza ha dichiarato illegittimi alcuni aspetti dei piani di abbattimento che sono affidati alle squadre dei cacciatori, in particolare lo svolgimento delle attività al di fuori degli orari previsti dalla Legge Nazionale.
L’associazione venatoria è convinta che tutto ciò abbia creato un problema molto grave a livello nazionale per quel che riguarda il controllo della fauna selvatica, con le Regioni che si sono viste costrette a chiedere una riunione urgente per trovare una soluzione adeguata a questo blocco. Come ricordato dalla Federcaccia, il personale formato è attivo a titolo gratuito, a proprie spese e a proprio rischio: non si tratta di pratica venatoria, ma di operazioni di pubblica sicurezza. Queste operazioni hanno come obiettivo la prevenzione dei danni alle aziende agricole, ma anche a canali, fiumi e alla circolazione dei veicoli.
L’associazione si augura una soluzione rapida e che il Governo rifletta sulla necessità di adottare una normativa in grado di affrontare seriamente e scientificamente il tema delle specie problematiche e in esubero. Federcaccia, infine, si è detta disponibile a proseguire insieme al mondo venatorio italiano nello svolgimento di attività che vanno a vantaggio di tutta la comunità.