La Terza Sezione del Consiglio di Stato si è espressa una settimana fa sul ricorso presentato da un uomo contro il Ministero dell’Interno. L’obiettivo di questa persona era quello di rivedere una sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia (nello specifico la sezione staccata di Brescia) e il divieto di detenere armi, munizioni ed esplosivi. L’uomo era accusato di aver sparato in aria per mettere in fuga un ladro entrato nella sua abitazione.
Il Consiglio di Stato ha riconosciuto diversi elementi a sua difesa, vale a dire l’abitazione isolata, i precedenti tentativi di furto e il colpo esploso in aria e non in direzione del malvivente. Di conseguenza, non si può dire che per questo episodio sia venuto meno il giudizio di affidabilità. Il ricorso è stato quindi accolto ed è stata accolta l’istanza cautelare in primo grado.
L’uomo potrà tornare in possesso del porto d’armi: si tratta di un precedente importante a cui potranno appellarsi altre persone che si saranno trovate nella stessa situazione. L’argomento della sicurezza nella propria abitazione è da sempre molto attuale nel nostro paese e la sentenza del Consiglio di Stato potrebbe favorire una conclusione decisiva del dialogo.