Il piano di contenimento per l’abbattimento delle cornacchie è stato sospeso per un ricorso al Tar e la Coldiretti di Oristano scrive agli assessori regionali dell’Ambiente e dell’Agricoltura denunciando i gravissimi danni al comparto agricolo, in particolare a quello della frutta stagionale, come pesche, fichi e prugne. Secondo la federazione agricola, quella della fauna selvatica in generale e della cornacchia grigia in particolare rappresenta una criticità annosa, da sempre seguita da Coldiretti Oristano, che, negli anni, ha più volte coinvolto le istituzioni regionali per avviare iniziative per contrastare le popolazioni fuori controllo.
“Le esperienze passate hanno dimostrato come un’azione di contenimento continua e coordinata abbia prodotto risultati positivi; all’opposto, la sospensione delle attività – sottolineano il presidente e il direttore di Coldiretti Giovanni Murru ed Emanuele Spanò – ha prodotto effetti devastanti sull’agricoltura locale, con ingenti perdite economiche che hanno messo in seria difficoltà le aziende oristanesi”.
“Manifestiamo viva preoccupazione anche in considerazione delle ripercussioni che questa carenza avrà sulle imprese agricole, oltre che nell’immediato, anche nel futuro prossimo – proseguono i due dirigenti – ad oggi, la prolungata assenza di un piano di contenimento provoca un aumento incontrollato della popolazione dei corvidi, alienando difatti gli sforzi e i danari messi in campo sino ad oggi con l’obbiettivo di limitarne la diffusione”.