Il primo bilancio parla di 7 cervi abbattuti: si tratta di 4 femmine adulte, due femmine di un anno di età e un fusone di dodici mesi. Come riferito dagli stessi cacciatori, gli animali erano pieni di zecche e questo è una conferma che il piano è fondamentale per risanare la popolazione. Enrico Marchesini, numero uno dei cacciatori della basse valle, ha voluto sottolineare che bisogna parlare di “caccia selezionata” e non di “decimazione”.
Il problema esiste da anni in questa parte della Lombardia e gli abbattimenti sono la scelta ritenuta ideale per risolverlo. Come è stato richiesto dalla Provincia di Sondrio, gli unici cervi che non possono essere cacciati sono i maschi adulti; inoltre, se la femmina è insieme a un piccolo, quest’ultimo deve essere abbattuto prima della madre.