Il quotidiano Repubblica celebra l’argento olimpico nello skeet a modo suo, con un’articolo in cui si indica come arma usata in questo sport la carabina. Il Presidente Nazionale Arci Caccia Maffei per questo, ha scritto la lettera che segue segnalando l’errore.
Gentile Direttore,
abbiamo letto con piacere e attenzione l’articolo di Fabio Tonacci apparso martedì 27 luglio a pag. 35, relativo al tiro a volo e allo straordinario risultato di Diana Bacosi con la medaglia d’argento. La ringraziamo da tifosi del tiro a volo e di Diana. Ci consenta alcune precisazioni da “tifosi” per l’appunto e un po’ anche da conoscitori dello “strumento” che si usa in questo “sport”. Il tiro a piattello skeet si pratica con fucile ad anima liscia a canne sovrapposte. Non si spara con “carabine” (armi a canna rigata) o doppiette. Vivaddio, la doppietta, che era l’arma usata per il tiro al piccione – vietato da tempo grazie anche a norme volute dai cacciatori – è un’attività, qualora abusivamente praticata, perseguibile penalmente.
Si chiederà il perché di queste precisazioni che possono apparire puntigliose ma per noi è come dire che la Formula 1, si corre con una vettura da rally. Noi ci auguriamo che tanti giovani seguano la passione di Diana Bacosi. La prima condizione è conoscere i dettagli di questa disciplina, le sue regole, gli “strumenti”, le tecniche e la concentrazione necessaria, poi si potrà decidere anche che questo “sport” non fa per noi (Fonte: Arci Caccia).