Presa di posizione, impuntatura, battaglia: è stato definito in molti modi l’atteggiamento di Michele Bona, sindaco di Cassinetta di Lugagnano, piccolo comune che fa parte della città metropolitana di Milano. Come riferito da Il Giorno, i cacciatori del posto sono stati messi in difficoltà dall’amministrazione, visto che i tesserini venatori non possono essere ritirati in Comune, ma direttamente a Milano e a loro spese. Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, inoltre, il primo cittadino aveva sottolineato come non volesse impiegare risorse per offrire il servizio a “coloro che praticano questo sport, se può essere definito uno sport uccidere gli animali”.
In poche parole Bona ha confermato la sua contrarierà alla caccia, ribadendo come il Comune non sia obbligato a farsi carico dei tesserini venatori. C’è stata poi un’altra affermazione piuttosto piccata del sindaco: “Se hanno tempo per andare a cacciare, posso investire mezza giornata per andare a Milano”.
L’incontro tra Bona e la locale associazione di cacciatori non è stato possibile, in quanto esistono due distinte associazioni venatorie e soltanto in un caso si è trovata un’intesa per il ritiro dei rinnovi. Di conseguenza, gli iscritti di entrambi gli enti dovranno procedere per conto proprio. La consegna dei tesserini è al momento una possibilità lontana, a questo punto sta prendendo piede l’iscrizione online con spedizione a casa.