Il Sindacato Venatorio Italiano sul servizio di Striscia la Notizia sul bracconaggio in Libano, andato in onda lo scorso 30 ottobre 2014, ne richiede la rettifica.
Di seguito la richiesta del Sindacato Venatorio Italiano:
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Oggetto: Richiesta di rettifica e specifica ex art. 8 Legge n. 47/1948 e succ. mod. nonché ex Legge n. 223/1990 dei servizi di Edoardo Stoppa andati in onda durante il programma Striscia la Notizia, in data giovedì 30 ottobre 2014 dal titolo “Bracconieri in Libano”.
La scrivente Barbara Mazzali, nella qualità di portavoce del Sindacato Venatorio Italiano (S.V.I.), con sede in Quarto (NA), cap. 80010, via Pantaleo, n° 99, col presente atto ed in riferimento alla trasmissione televisiva di cui all’oggetto, Vi comunica – in sede di autotutela – quanto segue. Le immagini andata in onda durante i tre servizi di Eduardo Stoppa mostrano una realtà che nulla ha a che vedere con il mondo caccia. Preme qui ricordare che la Caccia in Italia, come anche in Europa, è disciplinata da leggi che ben regolano tale “attività” e che tutto quanto apparso nei predetti servizi viene, da noi Cacciatori, condannato in maniera forte e decisa.
Quello che a noi non piace e che crea sdegno è sentire nei predetti servizi la parola “ Caccia” poiché tutto quello ripreso dalle Vostre telecamere non può in nessun modo essere accostato all’Ars Venandi. Infatti, tali comportamenti nel nostro paese vengono perseguiti con un reato ben preciso il “BRACCONAGGIO”, che non appartiene al mondo della caccia e che gli stessi cacciatori, come già più volte accaduto, denunciano alle Autorità.
Pertanto Vi chiediamo di voler provvedere alla lettura di quanto segue, ai sensi e per gli effetti della Legge sulla stampa, al fine di garantire a tutti i telespettatori la possibilità di comprendere in piena libertà e democrazia che tutto questo non ci appartiene. “NOI CACCIATORI CONDANNIAMO IN MANIERA DECISA QUANTO ACCADE IN LIBANO, OSSIA EPISODI DI PURO BRACCONAGGIO, E NE PRENDIAMO NETTAMENTE LE DISTANZE POICHE’ NESSUNA DI QUELLE IMMAGINI PUO’ ESSERE RICONDUCIBILE ALLA CACCIA CHE VIENE ESERCITATA REGOLARMENTE NEL NOSTRO PAESE NEL PIENO RISPETTO DELLE LEGGI VIGENTI”.
Per Tutto quanto sopra riportato Vogliate provvedere, nel termine di 10 gg dandone preavviso alla scrivente, alla presente specifica in quanto così come andato in onda il servizio ha contribuito ulteriormente a diffamare e danneggiare l’immagine di una categoria, quella dei cacciatori, composta da persone oneste e che da tempo subiscono una campagna di diffamazione da parte di persone che non comprendono quale sia il vero senso di un’attività millenaria ed oggi gestita con leggi severissime ed esercitata da cittadini – contribuenti orgogliosi di avere una fedina penale immacolata.
Trascorso inutilmente il termine assegnatoVi, si procederà come per legge.
Distinti Saluti
Barbara Mazzali
Portavoce S.V.I.
Mauro Panella
Presidente S.V.I.
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( 4 novembre 2014 )
Sindacato Venatorio Italiano