Il Sindacato Venatorio Italiano insorge con forza alle accuse denigratorie di coloro che ogni giorno infangano la Caccia e i Cacciatori, “Diffamazione, noi non ci stiamo”.
Lettura del nuovo disegno di legge sulla diffamazione. “Chi strappa l’altrui onore perde il proprio” scriveva al tempo dei Romani il drammaturgo Publilio Siro. Ed è proprio questo che dovremmo dire ai nostri detrattori,coloro che ogni giorno ci denigrano e non ci riconoscono i nostri meriti! NON E’ POSSIBILE… Vi ricordate la famosa frase: “Armi in mano a squilibrati”, a pronunciarla era stato il responsabile della LAV, Giacomo Bottinelli. E sembrerebbe che a seguito di una denuncia,il Pubblico Ministero, che ha seguito la questione, abbia negato il riferimento ai cacciatori e neghi anche, che questa frase possa essere una calunnia nei confronti della nostra categoria. Anzi sostiene che queste offese vanno ”a detrimento dell’opinione che il pubblico può formarsi in merito…alla credibilità del propalante”.In pratica non possiamo denunciare chiunque ci offenda, non possiamo muoverci contro gli amministratori dei siti internet che ci denigrano ogni giorno, che ci considerano degli assassini, dei violenti augurandoci la morte.. E i nostri legislatori/governanti, nonostante le innumerevoli proteste sull’argomento, non prendono provvedimenti, non permettono ai cacciatori di potersi difendere. Ancora non è diventato legge, ma il disegno di legge sulla diffamazione, passato al Senato non contiene alcuna norma sulla materia. Perché ci lasciano da soli?!
Perché chi dovrebbe curare i nostri interessi, ovvero le 5 sorelle riconosciute, invece di alzare la voce e far sentire la rabbia della nostra categoria, fanno accordi con Legambiente? Per chi non lo sapesse, parliamo della Legambiente di Ermete Realacci, altro nostro nemico al pari della Brambilla. Mi chiedo? E se al posto della categoria dei cacciatori, da sempre bistrattata, fossero definiti squilibrati e assassini i medici, gli avvocati, i preti, gli insegnanti? Cosa succederebbe? Noi non siamo degli squilibrati…Vogliamo solamente svolgere in pace un’attività che è nucleo fondante delle nostre esistenze…
Io amici non ci sto ! Come penso non ci stiate voi ad assistere al nostro funerale. nessuno di noi ha dato delega in bianco a questi illustri Presidenti delle associazioni venatorie riconosciute, dette anche le 5 sorelle,per fare accordi con i nostri nemici. Noi non ci sentiamo, ne tutelati, ne rappresentati da chi siede e fa accordi con chi ogni giorno ci insulta, ci denigra, e fa sentire i nostri figli dalla parte sbagliata.
Amici tutto questo ci deve dare ancora di più la forza di combattere. DIFENDIAMO INSIEME I NOSTRI DIRITTI LA NOSTRA PASSIONE E IL NOSTRO GLORIOSO PASSATO. Vi prego, non lasciate che uno stupido inutile tesseramento, impedisca ai nostri figli di conoscere la bellezza dei nostri valori.
Portavoce Sindacato Venatorio
Barbara Mazzali
( 8 novembre 2014 )