Siena: Arci Caccia entra nelle scuole per avvicinare gli alunni alla fauna selvatica delle campagne, dei boschi nell’ottica di una caccia sostenibile e del rispetto dell’ambiente.
La caccia entra nelle scuole e i bambini imparano i segreti dell’andar per boschi, vedono in azione i cani di varie razze e assistono in diretta al ripopolamento. Lezione di Arcicaccia nelle scuole. Stavolta i protagonisti sono gli alunni delle classi terza e quarta A della scuola elementare “Gianni Rodari” di Castellina Scalo, nel Comune di Monteriggioni. Alla base di questa iniziativa, come spiega la stessa Arcicaccia”, “c’è l’attività venatoria vista come buona gestione del territorio sostenendo la caccia sociale come compatibile e indispensabile per mantenere intatto l’ambiente e, al contempo, renderlo adattabile alla civiltà moderna e all’agricoltura tecnologica”.
Quello con le scuole è un progetto che l’Associazione venatoria porta avanti in piena sintonia con le insegnanti. Un progetto che ha previsto 4 ore di lezione in classe e una simpatica uscita presso una struttura di rispetto venatorio per mostrare ai bambini una tipica giornata di cattura. I volontari dell’Arcicaccia hanno fatto vedere agli alunni l’impianto delle reti e la cattura della selvaggina a scopo di ripopolamento.
Ma le belle sorprese, per i bambini, non erano finite. Dopo, infatti, hanno pranzato al capanno di caccia dei cinghiali. In tavola un tipico menù del cacciatore. Tra i momenti più belli della giornata, la liberazione degli animali catturati e la rassegna di razze canine dedite all’attività venatoria.
“Il nostro obiettivo è portare a conoscenza delle generazioni future – spiegano i volontari di Arcicaccia – come ormai il territorio abbia bisogno dell’opera di salvaguardia costante dell’uomo. Se vogliamo far convivere agricoltura, forma selvatica e mondo civile, è indispensabile il sostegno e l’intervento dei cacciatori, che svolgono una buona attività venatoria”.
Arci Caccia Nazionale
( 31 gennaio 2013 )
Fonte: La Nazione – Siena del 26 gennaio 2013