Aggiornamenti negativi per i cacciatori
C’è una novità dell’ultima ora per quel che riguarda la caccia in Sicilia e purtroppo non si tratta di un aggiornamento positivo. Il Tribunale Amministrativo Regionale dell’isola ha ufficializzato la sospensione del prelievo venatorio della tortora selvatica per tutto il mese di ottobre. I giudici del TAR hanno accolto il ricorso di diverse associazioni animaliste e ambientaliste che si sono scagliate contro questa parte del calendario 2022-2023.
Chi ha presentato il ricorso
Gli enti che hanno ottenuto la sentenza a loro favorevole sono ENPA (Ente Nazionale Protezione Anomali), LAC (Lega per l’Abolizione della Caccia), Legambiente, LNDC (Lega Nazionale Difesa Cane), LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) e WWF. Nel loro commento non è mancata nemmeno la solita frecciatina: “I cacciatori, almeno per un mese, possono mettere da parte i fucili. Nuova sconfitta per chi vuole stravolgere le regole della caccia: dopo le precedenti vittorie giudiziarie al Tar e al Cga – che, in via cautelare, avevano da subito accolto le istanze dei ricorsi delle associazioni ambientaliste e animaliste“.
Le motivazioni del TAR
Il decreto del TAR ha di fatto respinto l’opposizione di diverse sigle venatorie, vale a dire Liberi Cacciatori Siciliani, ANC, Unione Associazioni Venatorie Siciliane Un.A.Ve.S., Associazione Nazionale Libera Caccia, Associazione Caccia Sport e Natura, Federazione Italiana della Caccia-Consiglio Regionale della Sicilia, Comitato Regionale Anuu – Associazione dei Migratoristi Italiani per la Conservazione dell’Ambiente Naturale, U.N. Enalcaccia. Le motivazioni sono invece le seguenti: “La modifica del calendario è suscettibile di cagionare un danno di per sé non riparabile, e dunque non è possibile attendere la celebrazione della prossima udienza camerale“.