Una giornata limpidissima con la temperatura fredda di metà dicembre cui non si era più abituati ha fatto da cornice a un evento che si può ben definire storico: la Beretta ha messo in opera una App per il controllo del tiro a volo, detta Shooting Data. La cosa non è tecnicamente una novità assoluta perché altri sport hanno adottato simili apparecchiature, ma la Casa di Gardone è la prima a renderla disponibile per il tiro al piattello, la specialità cui da molti decenni dedica un’attenzione mirata e ficcante che si sublima nella realizzazione di tutta una serie di fucili specialistici, declinati opportunamente su diverse classi di prezzo. Tale politica soddisfa chi approccia per la prima volta la pedana così come chi la pratica per interesse amatoriale in tutta una serie di competizioni a molti livelli, arrivando poi ai tiratori di vertice che alle Olimpiadi come ai Mondiali affidano ai sovrapposti Beretta le loro sorti agonistiche. L’elettronica fa miracoli, è proprio il caso di dirlo, e cerchiamo di spiegare, noi così poco versati nel settore, quel che è stato messo in opera.
Giunti agli accoglienti spazi del Conca Verde riservati alla Casa che ci ha invitati veniamo presi in consegna da persone specializzate che ci illustrano in breve la procedura da seguire: dopo le prime parole si passa ai fatti con l’accredito nominativo sull’impianto. Qui si inizia a comprendere la sostanza del ritrovato che cerchiamo di condensare così.
Un’applicazione dedicata al tiro a volo sottende una tessera personale sotto forma di un tondino grande quanto una moneta, solo un poco più spesso, che viene collegato alla propria mail e/o smartphone e al circuito in possesso dell’impianto di tiro a volo. Quando si è accreditati, e lo si fa una sola volta e gratuitamente per tutti gli impianti dotati del sistema, si può accedere alla pedana dove una piccola tastiera, affiancata al fono pull, consente di avviare la serie: si avvicina il tondino a una luce lampeggiante che, in un paio di secondi, rileva i dati e diviene fissa.
Gli spari possono iniziare: ovviamente si sarà pagato anticipatamente il corrispettivo dovuto: non c’è ancora il collegamento diretto con la propria carta di credito o bancomat, ma non dubitiamo che presto si arriverà anche a questo. Ad ogni piattello il sistema registra la rottura o lo zero in base al suono del campanello, mentre un amico posto alle nostre spalle o il tiratore personalmente potranno intervenire con la tastiera apportando un’ulteriore indicazione come il bersaglio rifiutato (piattello che esce già rotto) e il punto ottenuto con una seconda canna. Questi i dati salienti riferiti proprio all’azione tecnica e agonistica cui si affiancano parecchie altre rilevazioni che vanno dai dati meteo di temperatura, umidità, vento, la posizione sul livello del mare dell’impianto, poi ancora la direzione di ogni singolo bersaglio, la tempistica di sparo, sia del primo che dell’eventuale secondo colpo. Si possono aggiungere ancora altri dati della sfera personale come le ore di sono precedenti la gara e via così, per completare un quadro tanto più parcellizzato nelle rilevazioni quanto più utile nell’associare a queste i risultati conseguiti.
Non proseguiamo oltre pensando di aver già illuminato a sufficienza la curiosità istantanea susseguente a un simile ritrovato: si pensi all’esame di ogni singolo dato, alle considerazioni che se ne possono trarre, ai paragoni fra diverse sessioni di tiro, a quelli con i propri amici e competitori, allo studio, anche a distanza, da parte dell’allenatore dei tiratori agonisti che, utilizzando tali funzioni, può scorgere qualche difetto ripetitivo e porvi rimedio.
Insomma non si è semplicemente aperta una porta, si è abbattuto un muro scorgendo orizzonti che diventeranno via via sempre più interessanti, raggiungibili e forieri di migliori prestazioni, scoprendo ugualmente la forza di aggregazione di un tale sistema: non per nulla ai tiri a volo già dotati del Beretta Shooting Data se ne stanno aggiungendo molti altri che hanno prontamente individuato in questa App una brillantissima istigazione a far provare l’emozione della pedana a un numero sempre crescente di persone che diventeranno in percentuale rilevante degli appassionati praticanti, pronti a diffondere il verbo di quel folletto arancione che rapisce lo spirito e la mente.