Tutta la meglio gioventù del tiro a volo nazionale si è riunita, sabato 8 e domenica 9 settembre, al Trap Concaverde di Lonato, in occasione del campionato italiano riservato agli Under 21 di skeet e fossa olimpica. Ottima l’affluenza, con più di 300 giovani impegnati a rincorrere lo scudetto nelle varie categorie: esordienti; giovani speranze; allievi e juniores. Le competizioni si sono svolte sotto gli occhi attenti di Alberto Di Santolo, coordinatore del settore giovanile nazionale, e del commissario tecnico di fossa olimpica Antonello Iezzi, entrambi riconosciuti scopritori e forgiatori di talenti. «La finale nazionale del settore giovanile è una festa vera, fatta di numeri, di entusiasmo, di partecipazione autentica – ha ricordato il vice presidente Fitav, Paolo Fiori, acclamato dai tanti presenti – L’attività giovanile è il pilastro della nostra famiglia e non è un caso che, a Changwon, dove si è disputato il campionato del mondo, i nostri ragazzi hanno dimostrato di essere al di sopra di tutti gli altri. Questa è sicuramente la migliore bandiera per una Federazione che si candida a guidare il mondo del Tiro». Parole condivise dal delegato regionale della Lombardia Daniele Ghelfi: «Trecento e nove ragazzi che hanno partecipato a questa gara – ha commentato – è un ottimo numero e vorrei ringraziarli a uno a uno. Oltre a loro, voglio ringraziare tutti i genitori e accompagnatori che, di gara in gara, si prodigano per permettere ai nostri giovani di essere presenti e di continuare a esercitare questo meraviglioso sport, che tanti risultati, a livello internazionale, sta portando alla nostra Federazione».
«È una grande soddisfazione, per noi, poter ospitare un evento come questo – ha chiosato Ivan Carella, presidente della struttura ospitante – Di fronte a questi numeri, voglio vedere se davvero c’è qualcuno con il coraggio di dire che il tiro a volo non è uno sport per giovani. Da diversi anni il Concaverde ha l’onore di ospitare una manifestazione legata al settore giovanile. Ringrazio i commissari tecnici e le società per il grande lavoro svolto nel processo di avvicinamento e insegnamento del nostro sport. Oggi s’è celebrata la finale, oggi è un giorno di grande festa, ma dietro c’è un enorme lavoro che richiede mesi e anni d’impegno».
Passando quindi ai responsi delle tante gare in programma, nella fossa olimpica, a svettare tra gli Juniores maschili è stato Michael Caregnato (114+45). Non nuovo alle cronache sportive, l’atleta veneto ha messo alle proprie spalle il ligure Alessandro Divizia (115+44) e l’emiliano Edoardo Antonioli (114+35). Restando nel comparto Junior, stavolta in tinta rosa, la prima della classe è stata la milanese Alessandra Della Valle (114+40), entrata in finale con il medesimo punteggio della seconda classificata, Valentina Panza (114+37), che ha dovuto cedere all’esuberanza dell’atleta lombarda prima nello shoot-off per l’assegnazione del dorsale, poi nel gold medal match. A completare il podio è stata l’azzurra Giulia Grassia (113+27), modenese in forza all’esercito italiano, che, dopo l’argento al Criterium, ha messo al collo il bronzo nella finale del campionato nazionale. Grande bagarre tra gli Allievi dove, a coronarsi d’alloro, è stato il cremonese Marco Mangolini (111+41), che ha soffiato per un solo piattello il gradino più alto del podio al giovane carabiniere Florin Caccia (109+40). A completare il trio dei medagliati è stato il pavese Luca Forno (108+31). Tra le Allieve, a cucirsi al petto lo scudetto è stata la laziale Michela Placidi (106+37), che ha chiuso davanti alla friulana Joanna Busolini (103+34) e alla bresciana, in forza al TAV Cieli Aperti, Adriana Rubini (108+26), giunta in finale con il miglior punteggio. Passando alle Giovani Speranze, il migliore tra i 55 partecipanti è stato il salernitano Matteo D’Ambrosi (109+41), già vincitore del Criterium, che ha costretto alle piazze d’onore il modenese Fabio Fiandri (110+39) e il fiorentino Alessio Sforzi (115+39), dominatore indiscusso nei primi 125 piattelli di selezione. Terminiamo, quindi, con i campioncini degli Esordienti, Antonio Algeri (61+24+1) e Maria Teresa Maccioni (56+20), che solo pochi mesi fa hanno iniziato a sbriciolare piattelli e che, nonostante il breve lasso di tempo, si sono regalati le prime grandi soddisfazioni di questa fantastica disciplina.
Ottime notizie, e non è un eufemismo, sono arrivate dallo skeet, dove a portare a casa il titolo nazionale degli Juniores maschili ci ha pensato il poliziotto napoletano Aniello Trinchese (114+50+9). Dopo avere chiuso la finale a punteggio pieno, l’atleta delle Fiamme Oro ha avuto la meglio nei tiri di shoot-off sul toscano Alessandro Calonici (108+50+8). A chiudere il podio è stato il friulano Matteo Cussigh (105+40), al quale non è bastato il perfetto 40/40 in finale e ha dovuto accontentarsi del gradino più basso. Anche tra le Juniores in rosa si è reso necessario uno shoot-off per l’assegnazione del titolo, vinto dalla laziale Giorgia Fancello (101+46+2), seguita dalla poliziotta toscana Sara Bongini (96+46+1) e dalla veneta Giulia Basso (93+36). Tra gli Allievi, il migliore del lotto è stato il lucchese Paolo Micheli (108+49) che, con un punteggio quasi perfetto, ha preceduto il milanese Lorenzo Milani (109+44) e il ternano Daniele Marroni (109+36). Tra gli Esordienti è stato invece il pugliese Stefano Carbone a vincere: il suo 62+20 in finale gli ha permesso di avere la meglio sul marchigiano Gioele Carletti (59+18) e sull’umbro Pietro Basta (48+17).
Come consuetudine, in concomitanza con il campionato nazionale si è disputato pure il Memorial Prestini, ex dirigente del Cas Concaverde e scopritore di tanti campioni nostrani, vinto rispettivamente da Andrea Cito e Arianna Rossetto per la fossa olimpica e da Gioele Carletti per lo skeet. Ora, dopo la sfida sportiva, molti dei nostri giovani campioni dovranno affrontare quella scolastica. Siamo certi che, pure sui banchi, otterranno i risultati di prestigio già conquistati in pedana.