Parlando dopo l’Assemblea generale della FACE, il presidente della FACE Torbjörn Larsson ha annunciato: “Oggi c’è stata una reazione estremamente chiara da parte di tutti i membri della FACE, in rappresentanza dei 7 milioni di cacciatori europei, che hanno espresso la loro insoddisfazione per la decisione del comitato REACH del 3 settembre 2020″. La seguente dichiarazione è stata adottata all’unanimità:
Vista la decisione del 3 settembre 2020 con cui il comitato REACH ha approvato il progetto di regolamento della Commissione che modifica l’allegato XVII al REACH vietando l’uso e il trasporto di pallini di piombo all’interno o entro 100 metri dalle zone umide; Affermando il sostegno all’eliminazione graduale dell’uso di pallini di piombo nelle zone umide in linea con la sua posizione rivista sul piombo nelle munizioni adottata il 7 settembre 2020 all’Assemblea generale della FACE; Notando con grande preoccupazione che i rappresentanti degli Stati membri nel comitato REACH e la Commissione europea hanno fallito nel rispettare i diritti legali fondamentali dei cittadini all’interno della proposta;
All’Assemblea Generale FACE del 7 settembre 2020, i cacciatori europei: Denunciano che i loro diritti legali fondamentali sono stati violati. Affermano che la presunzione di innocenza, che è un diritto fondamentale ai sensi del diritto comunitario e nazionale, non è rispettata nella proposta per quanto riguarda il divieto del possesso di pallini di piombo. Sono profondamente sconcertati dal fatto che i cacciatori e gli agenti di vigilanza dovranno affrontare una diffusa incertezza giuridica in merito a:
o La definizione vaga di zona umida, che include pozzanghere piccole e temporanee e torbiere senza acqua visibile;
o Le zone cuscinetto di 100 metri intorno a qualsiasi zona umida;
o Il divieto di possesso di pallini di piombo.
Sono ulteriormente delusi che sia stato ignorato il parere del Forum sull’applicazione dell’ECHA e del Comitato per l’analisi socioeconomica dell’ECHA stesso, che aveva chiaramente evidenziato forti problematiche sulla definizione proposta di zone umide e sul “possesso / trasporto” di pallini di piombo durante l’attività di caccia.
Invitano vivamente il Servizio giuridico del Parlamento europeo e il Servizio giuridico del Consiglio a formulare un parere legale sulla proposta, in particolare per quanto riguarda i seguenti aspetti fondamentali del diritto internazionale dell’UE e dei diritti umani:
o principio di attribuzione e se la proposta eccede la competenza dell’UE;
o certezza del diritto;
o annullamento dei tradizionali diritti del giusto processo, ovvero la presunzione di innocenza e l’onere della prova;
o espansione senza precedenti del campo di applicazione di REACH, considerando che questa è la prima occasione i cui una decisione REACH propone di limitare i “consumatori” (cioè i cacciatori) per quanto riguarda l’uso e il trasporto di pallini di piombo per sparare all’interno e sulle zone umide;
o il principio di proporzionalità;
Invitano i membri del Parlamento europeo e del Consiglio dell’UE a respingere la proposta del Comitato REACH sulla base della sua illegalità, inapplicabilità e sproporzionalità per garantire che le questioni siano correttamente riesaminate all’interno del comitato REACH. Esprimono ancora una volta il loro impegno a collaborare con le istituzioni europee e nazionali per garantire che l’uso del pallino di piombo per la caccia nelle zone umide venga gradualmente eliminato in modo efficace e comprensibile per i cacciatori e per gli agenti di vigilanza europei.