Sergio Berlato, consigliere regionale del Veneto, ha definito vergognosa la strumentalizzazione fatta dagli animalisti sull’incidente di caccia avvenuto in provincia di Imperia. Come sottolineato dall’esponente di FdI, l’informazione sull’uso corretto delle armi garantisce la diminuzione di questi eventi, ma non li elimina del tutto. Per il consigliere si tratta di un tragico incidente e non della dimostrazione di dover vietare la caccia per motivi di ordine pubblico e sicurezza nazionale.
Da più parti si sta chiedendo proprio questo, come ha fatto il Ministro dell’Ambiente Costa che vorrebbe proibire l’attività venatoria di domenica. Berlato si è chiesto cosa si dovrebbe fare per far fronte agli oltre 8mola decessi che avvengono ogni anno nel nostro paese tra le mura domestiche. Lo stesso discorso vale per gli incidenti stradali, le morti sul lavoro (oltre mille in media) e quelle degli escursionisti, cercatori di funghi e sciatori. Il comunicato del consigliere prosegue: “Come si può ben costatare, se si affrontano le questioni con razionalità e non con gli occhi accecati dal furore ideologico, purtroppo non esiste nessuna attività umana che sia esente da rischi e tra tutte queste la caccia risulta essere oggettivamente di gran lunga una delle meno pericolose, nonostante venga esercitata utilizzando delle armi da fuoco.
Con questo non si vuol minimizzare la gravità e la drammaticità dell’incidente di caccia di Imperia, collocando però questo sporadico episodio nelle sue reali dimensioni e non utilizzandolo come pretesto per giustificare la richiesta di vietare la caccia su tutto il territorio nazionale, frutto di un deprecabile approccio ideologico da parte di squallidi personaggi che parrebbero più propensi alla speculazione che a garantire la sicurezza dei cittadini”.