Dirigenti venatori nel mirino
Prima l’ufficialità della conferma di un seggio in Europa, poi le puntualizzazioni nei confronti del mondo venatorio. L’onorevole Sergio Berlato (FdI), numero uno di ACR, non le ha mandate a dire dopo l’esito del voto dello scorso weekend e ha pubblicato una nota rivolta direttamente alla cabina di regia del mondo venatorio: “Lo avevo detto e scritto che se i dirigenti venatori della famigerata cabina di regia si fossero ancora una volta schierati pubblicamente contro di me, avrei preso più voti dai cacciatori loro associati”.
Raddoppio delle preferenze
Berlato ha aggiunto: “Così è stato ancora una volta perché dai 19450 voti di preferenza ottenuti in occasione delle precedenti consultazioni elettorali per il rinnovo del Parlamento Europeo del 2019, stavolta ne ho ricevuti ben 46001. Va evidenziato che dei nomi dei candidati suggeriti come amici dei cacciatori dai dirigenti della cabina di regia, la maggior parte non sa neppure cos’è la caccia e non è mai intervenuta per difendere i diritti del mondo venatorio”.
Gli altri candidati
Il presidente di ACR ha poi concluso: “La stragrande maggioranza dei nomi indicati dalla cabina non è risultata eletta o, in alcuni casi, eletta con un numero molto limitato di preferenze. Si conferma quindi la tesi secondo la quale alcuni dirigenti politicizzati è sempre meglio averli come nemici, piuttosto che illudersi di poterli annoverare tra gli amici”.