Puntualmente come un orologio svizzero arrivano le dichiarazioni che prefigurano sfaceli, iatture e chi più ne ha più ne metta, ogni qualvolta in Parlamento venga trattato l’argomento caccia. Quotidiani nazionali, radio e televisioni vengono inondati da comunicazioni inviate da associazioni ambientaliste, animaliste e anticaccia del tipo “caccia no limits” e assimilabili.
Scopo evidente è quello di creare nell’opinione pubblica ed in Parlamento una fazione trasversale che ostacoli l’armonizzazione della legge 157/92 e che ostacoli la legiferazione delle Regioni interessate al prelievo in deroga. Gli argomenti sono più o meno sempre gli stessi: multe, sanzioni dall’Unione Europea. In realtà fino ad ora nessuna sanzione è stata comminata nei confronti del nostro paese.
E’ invece da rilevare soprattutto per quanto riguarda le deroghe, che numerosi paesi d’Europa si avvalgono di questa facoltà che deriva dalla Direttiva Cee 409/79 e che quindi è del tutto legale sotto tutti gli aspetti. Semmai ci si può interrogare per migliorare da parte delle regioni stesse la legiferazione in deroga.
E’ di questi giorni la costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico istituito alla regione Lombardia al fine di trovare un percorso condiviso che non trovi ostacoli presso la Unione Europea impedendo così alle forze animaliste anticaccia di poterlo impugnare.
Senatore Valerio Carrara (Pdl)
— COME RICEVUTO PUBBLICATO —