Secondo Valentino Berni, numero uno della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) di Siena, gli agricoltori sono a dir poco stremati e molti di loro stanno abbandonando i vigneti, senza dimenticare i cereali coltivati. Gli addii riguardano soprattutto le aree meno vocate, con i vigneti che misurano tra i 4mila e i 5mila metri quadrati.
Il calo dei danni da ungulati, ricordato dalla stessa CIA senese, è il risultato proprio dell’abbandono della coltura da parte delle aziende attive nel territorio. Oltre agli ungulati stessi, i lupi e i canidi peggiorano ulteriormente il problema. In questo caso, inoltre, va valutata la sicurezza personale, non certo un dettaglio secondario. Per il momento si cerca di resistere, anche se non è esclusa l’interruzione della produzione del vino, concentrandosi magari su attività diverse.