Semiautomatico Browning A5: Si dice che rappresenti il ritorno di un mito, perché riprogettato e riproposto secondo il concept originario. Stiamo parlando del nuovo semiautomatico Browning A5, lanciato in Italia lo scorso gennaio nella versione calibro 12 magnum e in arrivo tra poco nel modello super magnum.
Il semiautomatico è ormai il fucile più usato per andare a caccia, sia dai giovani cacciatori che dagli “anziani”. La sua versatilità e praticità ha praticamente soppiantato la doppietta e il sovrapposto, anche perché, in quest’arma moderna, la sensazione di rinculo è fortemente attenuata rispetto ai due precedenti “colleghi” a canna liscia. Dicevamo che gli appassionati di caccia considerano il Browning A5 come la rinascita di un mito perché si tratta della versione moderna del primo semiautomatico inventato da John Moses Browning, fabbricante d’armi nordamericano vissuto tra la metà dell’Ottocento e gli inizi del Novecento e fondatore dell’omonima azienda. Browning A5 si rifà proprio al semiautomatico originale progettato dal suo ideatore, ovvero l’Auto 5. Di questo ne conserva il design e l’eleganza, anche se la meccanica è fortemente migliorata per adattarsi alle esigenze dei cacciatori moderni.
L’Auto 5, detto anche “mollone”, era un fucile a lungo rinculo, mentre il moderno A5 è un semiautomatico a massa inerziale. Nel primo, canna e otturatore rinculavano assieme e si separavano dopo che i pallini erano usciti dalla canna, mentre nel secondo, la canna è fissa, e a muoversi è solo l’otturatore, che va a comprimere una molla. Nei semiautomatici rinculanti, invece, la molla viene spinta sia dalla canna che dall’otturatore. Il termine “mollone”, poi attribuito a tutti i semiautomatici, si riferisce proprio all’azionamento generato dalla grande molla presente nei “vecchi” semiautomatici a lungo rinculo.
Il semiautomatico Auto 5 a lungo rinculo è stato prodotto fino al 1973 dalla società belga che ha acquisito il brevetto di John Moses Browning.
La storia dell’Auto 5 ha, infatti, il sapore di una telenovela o, meglio, di una soap opera, per dirla all’americana. Il mitico fondatore della fabbrica d’armi Browning, durante la sua carriera, produsse armi per diverse aziende: la propria, la Winchester, la Colt, la Remington, la Savane e la Fabrique Nazionale del Belgio. Quest’ultima, nel 1977, acquisì la proprietà della Browning Arms Company fondata un anno dopo la morte di John Moses Browning, avvenuta nel 1926. Tutte le aziende citate avevano capito il talento e la bravura dell’inventore dell’Auto 5, solo che la Winchester a quel tempo non si fidò dell’idea e preferì rifiutare la produzione del semiautomatico. L’arma, invece, venne apprezzata dalla fabbrica belga, che ne iniziò la produzione trasformandola nel suo prodotto di “punta”. L’Auto 5 ha attraversato diverse evoluzioni, passando dal meccanismo di arma a canna rinculante a quello a massa inerziale, proposto anche nel nuovissimo Browning A5. Il prodotto è presentato nel sito( browning.eu), di Browning International S.A, ovvero la sede belga della mitica società americana. Lo stesso prodotto è descritto anche nel sito americano della stessa azienda, ovvero browning.com. Secondo un articolo riportato su quest’ultimo sito, il semiautomatico A5 è stato testato per la caccia agli anatidi. Il test sul campo ha riguardato la caccia ad anatre ed oche. L’arma si è rivelata pratica, facile da imbracciare e da usare. Il colpo si presenta velocissimo e mirato, con una sensazione di rinculo praticamente inesistente, definita addirittura la più “soft” esistente attualmente sul mercato.
Il semiautomatico A5, nella versione calibro 12 magnum, è stato provato anche da circa venti armieri italiani che hanno rilasciato commenti entusiasti sia sulla tecnologia dell’arma che sulla linea.
Quest’ultima è molto simile, quasi identica, al vecchio Auto 5, ma la meccanica è completamente diversa e totalmente rinnovata. Le tecnologie messe a punto per il nuovo Browning A5 sono il meccanismo a massa inerziale chiamato Kinematic Drive System, che rappresenta il “cuore” e il motore del fucile, azionandosi senza fatica e consentendo prestazioni balistiche incredibili. Altre tecnologie innovative sono: gli strozzatori Invector DS montati sulle canne sovralesate Vector Pro, il calciolo Inflex II e il sistema di caricamento e scaricamento espresso Speed Load Plus. Queste tecnologie, tutte nuovissime e di recente fattura, consentono di caricare e scaricare l’arma in maniera velocissima e senza guasti o difetti. Il semiautomatico Browning A5 è prodotto in diverse versioni, ovvero: Standard, Ultimate Ducks, Ultimate Partridges, Composite Super Magnum, Camo Max4 Super Magnum e Camo Infinity Super Magnum. Le versioni arrivate e in arrivo sul mercato italiano sono, come già detto, il calibro 12 magnum e il super magnum. Le diverse versioni cambiano tra loro per la potenza balistica e per la calciatura, prodotta in legno, composite nero e camuflage. Le caratteristiche tecniche del semiautomatico Browning A5 Standard sono: una carcassa semplice, sobria, ma al tempo stesso elegante; rifinitura della canna brunita; calibro 12-76; calcio e astina in legno di noce di grado 2, levigato ad olio; organi di mira in fibra ottica; piega al nasello 38; piega al tallone 51; capacità caricatore 4+1; peso 3 chili; lunghezza 370 mm; lunghezza delle canne da 66, 71, 76 cm, con caricatore Fix o Rem.
Il fucile è dotato di una chiave di choke per avvitare e svitare gli strozzatori, gioco di intercalari del calcio e prolunga del calcio. L’arma viene venduta in un’elegante valigia ABS. Il prezzo di vendita al pubblico parte da circa 1600 euro. Il modello A5 calibro 12 magnum, prodotto anche per il mercato italiano, spara cartucce anche con 50 grammi di piombo e può spingersi anche fino a 60 grammi. Il maggiore peso del piombo serve a far arrivare i pallini a lunga distanza, specie nella caccia alle anatre.
Salve, qui è scritto lascia un commento, ho acquistato il nuovo semiautomatico Browning A5 magnum canna 71,
lo posso definire un pessimo acquisto, a 35 metri con cartucce pallino dell’11 le rosate sono discrete,
anche con il pallino del 7 possono considerarsi soddisfacenti (comunque sempre uno scalino più’ basso delle rosate che esegue il Breda lungo rinculo di mio papà) passando a pallini del 5 – 3 – 0
posso garantire che meglio lasciare a casa questo A5 e continuare con il Breda dell’eta di 50 anni.
(ho usato cartucce non magnum) un fagiano a 35 metri stando alle rosate ottenute con munizioni del 5 – 3 – 0 prede due pallini.
Sono rimasto sconcertato, ero andato in armeria con l’intenzione di portare a casa un Benelli Colombo
ma l’armiere ne l’ha sconsigliato e garantito che il Browning era superiore!.
Grazie per l’attenzione Roberto Veronese