Una guida chiara
È stato presentato oggi, per la prima volta in Veneto, il Manuale Operativo del progetto “Selvatici e Buoni”, frutto della collaborazione tra Fondazione UNA, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, SIMeVeP, uno strumento che offre la prima guida chiara a enti locali, istituzioni, decisori e associazioni dei territori interessati a costruire una filiera che genera economia e occupazione per il territorio. L’evento si è svolto nella cornice della MEatSCHOOL Academy, scuola di (in)formazione della cultura della carne di Tombolo, in provincia di Padova, nata con l’obiettivo di trasformare la passione per la carne in competenze straordinarie per chi opera o desidera operare nel settore, coniugando formazione professionale e informazione approfondita, per promuovere la cultura della carne in ogni fase della filiera produttiva.
Il corretto utilizzo delle risorse
Il Manuale Selvatici e Buoni permette a tutti gli attori coinvolti di attingere a una guida sintetica e competente per un corretto utilizzo delle risorse faunistiche, educandoli sulle caratteristiche igienico-sanitarie da rispettare nel trattamento delle carni selvatiche e guidandoli alla valorizzazione e alla promozione del prodotto finale sul territorio. Dal progetto pilota di Bergamo, dove è stato applicato per la prima volta il modello di filiera controllata, al protocollo siglato con Regione Lombardia nel 2019 per permettere l’esportazione ad altre province, oggi qualunque attore sia interessato allo sviluppo economico e occupazionale del proprio territorio può trovare nel Manuale uno strumento di riflessione e guida. L’obiettivo per Fondazione UNA, infatti, è dare vita a un modello di creazione e gestione utile ad esplodere le potenzialità ed esaltare le peculiarità di ogni territorio interessato, riconoscendo il ruolo fondamentale che il cibo italiano ha all’interno dello sviluppo della nostra economia e società.
Un progetto sempre più concreto
“La costruzione di una filiera controllata della selvaggina in Italia è possibile solo coniugando impegno, cultura, collaborazione con strutture autorizzate e, soprattutto, avendo la giusta visione di una risorsa con grandi potenzialità attualmente poco espresse” – Marina Berlinghieri, Responsabile delle Relazioni Istituzionali di Fondazione UNA – “Ci stiamo impegnando per rendere questo progetto sempre più concreto, coinvolgendo tutto il territorio nazionale e dando particolare rilevanza a quelle zone in cui la selvaggina risulta ad oggi un problema, ma rappresenta un’importante risorsa”. L’ampliamento di questa filiera, infatti, permette l’incentivazione del turismo eco-gastronomico regionale e accresce le possibilità occupazionali. Generando economia vengono creati nuovi posti di lavoro e, di conseguenza, nuove opportunità di crescita, sia a livello locale che per l’intero Sistema-Paese, soprattutto in quelle aree in cui il processo di crescita risulta più difficoltoso.
Tradizioni regionali antiche
“Tra le missioni di MEatSCHOOL c’è quella di divulgare il mondo della carne a 360°. Per questo motivo, ospitare la presentazione del Manuale Operativo del progetto Selvatici e Buoni, pensato per tutelare la filiera delle carni selvatiche, è stato un vero piacere” ha affermato Paolo Amedeo Garofalo, Direttore della MEatSCHOOL. “Grazie a Fondazione UNA abbiamo avuto la possibilità di approfondire la nostra conoscenza sulla selvaggina, la cui produzione appartiene alle nostre tradizioni regionali più antiche e rappresenta oggi una vera e propria risorsa occupazionale per il territorio nazionale”. La presentazione veneta del manuale è stata moderata dal Direttore della MEatSCHOOL Academy, Paolo Amedeo Garofalo, con un’introduzione che ha coinvolto Nicola Pilotto, CFO di Centro Carni Company e ha visto la partecipazione di Marina Berlinghieri, Responsabile delle Relazioni Istituzionali di Fondazione UNA, e due degli autori principali del manuale operativo “Selvatici e Buoni”, ovvero il Dott. Luca Pellicioli, Consigliere del Comitato Scientifico di Fondazione UNA, e il Dott. Antonio Sorice, Presidente della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva. A seguire, si è tenuta una sessione di degustazione gastronomica sensoriale a cura di Gusto Selvatico in cui gli ospiti hanno potuto apprezzare al meglio ricette a base di selvaggina, accompagnandole con i vini delle aziende agricole Colutta e Aldo Adami, in un percorso che ha fuso esperienza e consapevolezza attorno al mondo delle carni selvatiche.