In questo territorio sono presenti più di 13mila ungulati tra cervi, camosci, caprioli e cinghiali, dunque l’esperimento è significativo. Maurizio Zipponi, numero uno del comitato scientifico di UNA, ha spiegato tutte le finalità del progetto, ricordando quanto la selvaggina sia sottovalutata e poco valorizzata, anche dal punto di vista economico e occupazionale.
Silvio Barbero, vicepresidente dell’Università di Scienze Gastronomiche, ha rimarcato le importanti qualità organolettiche di questa carne e la necessità di evitare le frodi in ambito alimentare. Sono intervenuti anche Antonio Sorice, presidente della SIMeVeP, Paolo Lanfranchi, Luca Pellicioli e Roberto Viganò. Dopo questa prima giornata ci saranno altri incontri tecnici per entrare nel vivo della fase operativa.