Domenica cambio di teatro, di scene e anche di “attori” visto che le quattro mute erano di quattro razze diverse. La sfida si è svolta nella Zona Federale di Collacchioni, nei Comuni di Sansepolcro e Pieve Santo Stefano, con il supporto tecnico e logistico delle le due storiche squadre di “Cignano” e “Squadrone”, con Giovanni Giusti, Leo Bellanti e Carlo Tizzi a dirigere le operazioni.
In primo turno (Tramontone) è stato Federico Perella a sciogliere la sua muta di Segugi svizzeri del Giura (Maciste 150, Mb; Ringhio 150, Mb; Tebro 151, Mb; Nike, Niger e Amira n.q.). La seconda sciolta, nella zona del Riservino è stata quella della muta di Porcelaine di Luca Ottaviani (Golia 154, Mb; Giotto 153, Mb; Frida 153, Mb; Hammer, Isabel e Icar n.q.).
La terza muta impegnata (Fontanelle) è stata quella dei Petit Bleu de Gascogne di Stefano Pollero che purtroppo è incappato in una giornata negativa senza alcun soggetto in qualifica.
L’ultimo turno (Cava) ha visto scendere in campo il sardo Franco Cau con una bella muta di Segugi istriani che non è stata qualificata ma che ha visto quattro soggetti con Mb: Amor (150), Akim (150), Zippo (151) e Rambo (150); n.q. invece, Sirighetta e Barone.
Lunedì 25, nuovo cambio di comune e di scenario con gli splendidi terreni dell’Azienda agricola Capocontro del Dr. Piergiuseppe “Beppe” Migliorini che, da appassionato ed esperto “canaio” di razza, ci ha messo del suo per consentire agli ultimi quattro finalisti di fare un’ottima prestazione.
Il tutto con l’aiuto delle due storiche squadre locali, “Civitella Vergnana” e “Settecani-Le Pinete” rappresentate da Franco Marzoli detto “Bastiano” e da Paolo Valli detto “Fanello”, e con il contributo di Santino Dini, davvero infaticabile in ogni fase della gara. Un’impresa, quella della premiata “Ditta” Migliorini, resa ancor più significativa per il violento rigurgito di inverno che ha flagellato la giornata con pioggia, raffiche di vento e brevi ma violente grandinate.
La sorte ha mandato al primo turno (Camperchi) il Campione Italiano 2015 della categoria B, l’aretino Mauro Bergamaschi e i suoi Segugi maremmani. Muta non classificata per scissione, ma con tutti e sei i soggetti in qualifica e, in particolare, con un meritato Eccellente. Questo il dettaglio: Nerone (164), Ecc; Paco 152, Mb; Brigo 145, B; Nerina 152, Mb; Belva 145, B e Brambilla 145, B.
Alla seconda sciolta (Poggio Trenta) è stata chiamata la muta di Segugi nivernesi di Maura Genta e Michele Rizzo che si è qualificata con una media di 155,55 punti e un giudizio complessivo di Mb. Questo il dettaglio dei sei soggetti condotti dalla forte coppia savonese: Giuda 156, Mb; Gaia 155, Mb; Charlie 156, Mb; Axel 156, Mb; Ianez 155, Mb e Indi 155, Mb. —–(segue).