Un’avvincente seguita dall’antichità ai giorni nostri con i segugi italiani e francesi
La storia dei segugi è la storia del cane da caccia, ma fa parte anche della storia dell’umanità. Se la domesticazione del cane è iniziata quasi 15.000 anni fa, quando l’uomo era cacciatore-raccoglitore, è lecito ipotizzare che i primi cani addomesticati servissero, appunto, quali ausiliari per la necessaria attività venatoria del nostro lontano predecessore. In epoca storica poi, quando cominciarono ad affacciarsi le prime razze canine, queste, oltre a servire per la pastorizia e per la difesa, furono essenzialmente impiegate nella ricerca e nell’inseguimento degli animali selvatici. Il mito prima, la poesia poi e anche i racconti storici ci tramandano tutta un’epopea dell’ars venandi con i cani da seguita che inizia con Omero e prosegue con i massimi scrittori dell’antichità, del Medioevo e del Rinascimento. Fino ai nostri giorni. È una storia affascinante, che comprende tutta l’Europa e che trova ancora appassionati cultori, soprattutto in Italia e in Francia, considerata giustamente la patria del segugismo. Le citazioni e le descrizioni di quasi cento razze di segugi, antiche e moderne, il loro impiego nella caccia alla lepre e agli ungulati ripercorrono le tappe di una vicenda non solo cinofila e venatoria, ma anche storica e culturale che ci fa sentire ancora di più cittadini dell’Europa.