Per tutto il tempo della sua attività la J.P. Sauer & Sohn ha cercato di raggiungere per le sue armi la perfezione tecnicamente possibile offrendo agli appassionati, cacciatori e tiratori, un qualcosa di unico e speciale. Nel corso del tempo queste prerogative hanno fatto sì che da parte dei compratori la scelta di un fucile della Sauer non si esprimesse soltanto come l’acquisto di un utensile certamente molto ben finalizzato, ma sottolineasse soprattutto la propria personalità.
Tale situazione ha sempre spinto tutto il personale dell’azienda a dare il meglio di sé per consentire il raggiungimento di questo fine elevato e mantenuto nel tempo: dai tempi delle origini della Sauer per il titolare e fondatore Johann Paul e per i suoi figli, primi soci e operatori, la ricerca del tecnicamente valido unito a un’elevata eleganza è stata vista più che come un lavoro come una missione morale da perpetuare nel corso degli anni.
Oggi che di anni ne son trascorsi 270 si può ben affermare come lo spirito resti intatto e sempre spinto alle nuove mete che il divenire dei materiali e dei sistemi produttivi ha posto innanzi a chi opera nel campo delle armi fini. Visitando l’Atélier 1751 ogni cliente può prender visione di come si svolga il lavoro manuale dei Maestri artigiani che curano le produzioni particolari.
Nel mantenimento delle tradizioni rientra il ben noto marchio dell’Uomo selvaggio con la Clava, adottato nel 1894, quindi circa un secolo e mezzo dopo l’avvio dell’impresa: si specifica, con una certa ironia, come 2.000.000 di anni A.C. l’attrezzo fosse l’antesignano dei mezzi di caccia. Da ciò si deduce come Natura, Caccia, Uomo e i suoi mezzi venatori siano un tutt’uno inscindibile di cui la Sauer ha scritto e continua a scrivere pagine di storia di primaria importanza.
A questo punto che dire? Complimenti e felicitazioni e arrivederci ai prossimi anniversari.