La situazione che attanaglia una cospicua parte del mondo può essere vista come una totale negatività, e i motivi non mancano di certo, oppure presa a motivo e stimolo da parte di un’azienda produttrice di beni per affiancare alla proposta tradizionale un qualcosa di analogo nella resa e nella funzione, ma diverso negli elementi che compongono l’insieme per consentire una quotazione di vendita più in linea con il mercato. Sauer costruisce fucili dal 1751 e nell’arco di questo fecondo periodo ha sondato commercialmente un po’ tutti gli strati sociali dei possibili acquirenti mantenendo, e qui sta la grandezza della firma, una costante di livello elevato per materiali, tecnica progettuale, serietà esecutiva. La prontezza della risposta alle nuove esigenze è lampante e la osserviamo nei particolari grazie all’usuale cortesia della Bignami che ha messo a nostra disposizione l’esemplare di queste immagini.
Preceduto dal Mod. 101S, proposta già in chiave economica relativamente a quelle usuali della Casa, questo Mod. 100 viene realizzato con calciatura in legno oppure in sintetico: nella prima si adotta il faggio trattato puntando su tale elemento per il contenimento dei costi pareggiando in pratica l’adozione del sintetico nella seconda. A nostro sommesso parere e pur amanti del materiale naturale troviamo una sequenza ordinata nell’abbinare l’esecuzione essenziale della meccanica al prodotto di sintesi, cosicché partiamo proprio da questa componente per il nostro esame.
La calciatura
Ricavata in pezzo unico da uno stampo in polimero rinforzato questa calciatura si fa notare non solo per la comoda impugnatura a pistola e l’asta funzionale nel tiro in appoggio come in quello di imbracciata, ma soprattutto per l’asse molto diritto e addirittura per il rialzo della linea del dorso che pone l’occhio a giusto livello con l’ottica scaricando verso il basso la componente del rinculo: minima percezione di tale fenomeno e massima visibilità del bersaglio dopo lo sparo. Tale impostazione consente poi di considerare la calciatura ambidestra, cosa non di poco conto visto il gran numero di mancini, specie nel maggior mercato mondiale rappresentato dagli USA. Come accessori non mancano gli zigrini di buona presa, i pioli per le magliette portacinghia e la tradizionale finitura a schnabel del sottocanna.
L’azione e l’incassatura
La classica meccanica ricavata da acciaio legato con anello e ponte chiuso è tecnicamente impreziosita da elementi ad alta funzionalità per la resa al tiro. La canna viene inserita a caldo con un sistema che porta l’anello alla temperatura desiderata, limitando il riscaldamento delle parti adiacenti: un controllo elettronico verifica la centratura e la posizione in rapporto alla faccia dell’otturatore le cui tre alette chiudono in altrettante mortise praticate proprio nella culatta della canna. Da questa tecnica discende anche la determinazione precisa dello spazio di testa, uno degli elementi importanti per il conseguimento della precisione. La giunzione fra calciatura e meccanica vede l’inserimento nel fusto di un blocchetto di alluminio, bloccato con resina specifica e dotato di due fori calibrati: qui si innestano i pioli incassati sotto all’anello realizzando un complesso estremamente stabile per lo scarico delle forze e fermato dalla vite anteriore. Nella zona posteriore il codolo di culatta si inserisce in un secondo zoccolo di alluminio e la vite posteriore blocca il tutto: il sistema di estrema efficacia ottenuta a costi contenuti viene chiamato Ever Rest. Le forme esterne vedono una modellatura spianata del fianco sinistro dov’è inserita la levetta per lo svincolo dell’otturatore a fondo corsa, mentre nel destro è praticata la finestra di espulsione; sul fondo l’apertura più ampia consente l’adozione di un caricatore bifilare da 5+1 colpi nei calibri standard e 4+1 in quelli magnum: le sezioni in gioco sono determinate insieme alla struttura così da raggiungere la robustezza desiderata insieme al peso decisamente leggero di soli 3050 g. Sulle calotte di anello e ponte si trovano i fori Remington compatibili per l’applicazione di una base su cui montare gli attacchi specifici Hexa Lock. L’otturatore, sempre ricavato da una barra di acciaio al carbonio, è composto dal corpo cilindrico di ampia sezione e dalle tre alette frontali ricavate a ribasso: in quella posizionata a ore 10 si trova l’estrattore a unghia con moto ortogonale in coulisse e molla a filo, il tutto simile all’impianto di validissime armi automatiche, quindi di perfetta garanzia di funzionamento assicurato inoltre dall’espulsore a doppio nottolino. Il manubrio con braccetto inclinato e nocca tonda in sintetico offre una manovra spedita: la sicura a tastino posta a destra del castello lavora su tre posizioni, permettendo quindi con quella intermedia, di estrarre la cartuccia camerata in perfetta tranquillità.
La canna, il caricatore, lo scatto e la conclusione
La canna da 56 cm, 62 per i Magnum, offre una sufficiente accelerazione alla palla, specie impiegando, dove si può, una polvere piuttosto vivace: rigatura e camera ottenute per martellatura a freddo risultano molto precise, coassiali e anche il vivo di volata è finito correttamente con un ribasso conico di 11° ulteriormente protetto dal tappo messo a protezione della filettatura atta a ricevere un freno di bocca o un silenziatore. Sono montate le mire metalliche con tacca a U regolabile in brandeggio e mirino regolabile in elevazione. Il caricatore in sintetico brilla per la robustezza reggendo su di sé il peso di una persona da oltre un quintale: comodi l’inserimento delle cartucce e i labbri arrotondati, senza intoppi il passaggio delle cariche alla camera. Lo scatto è del tipo diretto a un tempo e, considerata l’aderenza allo stile americano, lo possiamo paragonare a quello memorabile ed emblematico delle Winchester 70: il peso tarabile fra 1 e 2 kg nell’esemplare visionato era al limite minimo e davvero è riuscito a non far assolutamente rimpiangere una meccanica dotata di stecher.
Rileggendo i punti qualificanti dell’arma troviamo che non manca nulla, anzi c’è ben di più di quanto sia normalmente prevedibile in un prodotto economico, si veda la giunzione canna anello e quella fra meccanica e calciatura come emblemi di un progetto determinato dalla finalità di consegnare un fucile leggero e solido con l’attitudine a sparare davvero bene per la soddisfazione certo del compratore, ma anche del produttore che mantiene alto il blasone della propria azienda.
Scheda tecnica:
Costruttore: J.P. Sauer & Sohn GmbH – Ziegelstadel 20, D-88316 Isny im Allgäu
Tel. +49(0)7562.97554-0, Fax +49(0)7562.97554-801 – [email protected] – www.sauer.de
Importatore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (BZ) – tel. 0471/803000 – fax. 0471/810899 – www.bignami.it – [email protected]
Modello: 100
Tipo: fucile a canna rigata
Funzionamento: otturatore girevole scorrevole con ripetizione ordinaria
Chiusura: tre alette anteriori ricavate a ribasso – mortise nella culatta della canna
Percussione: percussore con molla coassiale interno all’otturatore
Estrattore: a unghia con movimento ortogonale e molla di registro a filo
Espulsore: due bottoni a molla in testa all’otturatore
Canna: in acciaio con 4 rigature destrorse, passo 1:11” (calibro .30-06 Sprg.), ottenute per martellatura lunghezza 560 mm per calibri standard e 620 mm per i magnum
Scatto: diretto con grilletto unico tarabile fra 1000 e 2000 g
Sicura: a tre posizioni con tasto scorrevole a fianco del castello – fuoco – blocco percussione e scatto – blocco percussione, scatto e manubrio
Caricatore: a pacchetto estraibile bifilare in polimero da 5+1 cartucce calibri standard – 4+1 calibri magnum
Mire: tacca inclinata con fondo giallo e visuale a U regolabile in deriva e mirino in plastica rossa regolabile in elevazione – predisposizione per attacco dell’ottica con 4 fori filettati sul castello (Remington compatibile) e attacchi Sauer HexaLock
Calciatura: monopezzo in polimero stampato – calciolo ammortizzante
Calibri: Mini: .222 Rem. e .223 Rem. – Medium: .243 Win. – .270 Win. – .308 Win. – .30-06 Sprg. 6,5 Creedmoor – 6,5×55 – 8×57 IS – 9,3×62 – Magnum: 7 Rem. Mag. .300 Win. Mag.
Materiali: acciaio forgiato e fresato per castello e otturatore – canna in acciaio al carbonio
Lunghezza: 1070 mm con canna da 560 mm – 1120 mm canna da 620
Peso: g 3050 circa senza attacchi e ottica (calibri Mini e Medium) – 3.150 g (calibri magnum)
Finiture: corpo centrale otturatore lucidato e brunitura delle parti restanti
Prezzo: informativo di 1.390,00 € calibri standard (senza attacchi e ottica)