Il prolungamento della stagione venatoria in Sardegna continua a far discutere: i cacciatori isolani si sentono penalizzati, visto che il prelievo di tordi, merli, beccacce e beccaccini durerà fino a domenica 15 gennaio 2017, nonostante diversi Tribunali Amministrativi Regionali hanno stabilito che deve essere fissata una proroga. In regioni come il Lazio, le Marche e la Toscana, infatti, questa caccia terminerà il 31 gennaio.
La protesta del mondo venatorio sardo è giunta fino al Consiglio Regionale e il capogruppo dell’UDC, Gianluigi Rubiu, ha deciso di presentare una mozione in favore degli stessi cacciatori. Secondo Rubiu, la Sardegna sta attendendo da anni che si prolunghi il calendario venatorio, ma la maggioranza non è riuscita a venire incontro alle richieste della categoria, la quale si sente offesa e umiliata.
Il capogruppo ha poi aggiunto che la caccia rappresenta un valore, una cultura radicata nel tessuto sociale sardo: “Anticipare la chiusura della stagione è una beffa per cacciatori e agricoltori che si propongono come veri custodi dell’ambiente“. Anche Fratelli d’Italia e Forza Italia sono favorevoli al prolungamento fino al 29 gennaio, con una proposta condivida da approvare in aula e presentare successivamente al Comitato Faunistico Venatorio. Infine, Michele Cossa (Riformatori Sardi) ha usato parole ancora più forti: “La Giunta Regionale è nemica dichiarata dei cacciatori sardi“.