Il Consigliere ritiene il nuovo assetto “calato dall’alto contro la volontà del popolo venatorio”. La strada intrapresa in questa maniera viene considerata senza ritorno, anche perchè la Sardegna ha resistito per più di 20 anni alle pressioni statali e ambientaliste per quel che concerne la configurazione degli Ambiti Territoriali.
La mozione è motivata anche dal fatto che il discusso progetto va ad annullare e umiliare l’interscambio sociale tra chi pratica la caccia nell’isola, rischiando di creare dei “ghetti insopportabili”. Un ulteriore rischio è quello di andare a caccia 3 e non più 5 volte la settimana, a tutto svantaggio dell’equilibrio tra cacciatori, agricoltori e allevatori. Infine, ci potrebbe essere un impoverimento dei selvatici autoctoni.