Un intervento di tutela a favore della sicurezza e della biodiversità. Sono iniziati gli interventi di eradicazioni dei cinghiali ibridi su tutto il territorio del Parco nazionale di La Maddalena, con l’obiettivo di limitarne la crescita dell’animale, notoriamente a ritmo esponenziale, che produce non pochi disagi ai cittadini e all’ambiente in cui vivono. Come spiegano i rappresentanti dell’ente parco, «il cinghiale, soprattutto nelle sue forme ibride come quella presente sull’isola, è una delle prime cento specie tra animali e vegetali più invasive al mondo, causando numerosi ed evidenti squilibri ecologici negli habitat di quasi tutto il territorio del parco, con danni alla vegetazione e alle specie animali autoctone, fino a causarne la scomparsa».
Per questo motivo è stata avviata l’attività di cattura degli animali, che si svolge tutti i lunedì, mercoledì e venerdì pomeriggio dalla 15 alle 21, primo passo del piano quinquennale che intende eradicare questa specie ibrida arrivata nell’isola a seguito dell’attività venatoria: «Senza tener presente che si tratta di una specie che possiede una straordinaria capacità di adattamento grazie al suo ampio spettro alimentare e l’assenza di predatori naturali, fattori che hanno portato a una crescita esponenziale della popolazione ormai insostenibile per il territorio – confermano dall’Ente – E le numerose segnalazioni testimoniano quanto il problema sia vissuto anche a livello sociale, soprattutto per il rischio di incidenti stradali in qualsiasi fascia oraria dalla giornata e per i danni a persone, animali domestici e cose».
Si domanda ai cittadini la massima collaborazione: «Grazie al supporto dell’amministrazione comunale, del Corpo forestale, dei carabinieri forestali della stazione di Caprera, dei carabinieri, della guardia di finanza e dei barracelli abbiamo avviato l’eradicazione, chiediamo a tutta la popolazione di prestare attenzione durante i giorni operativi per portare a compimento gli interventi» (La Nuova Sardegna).