La sezione comunale di San Severo (in provincia di Foggia) della Federazione Italiana della Caccia ha organizzato per la giornata di domenica 24 aprile la settima edizione del Memorial “Trofeo Dottor Mario D’Orsi”: si tratta di una gara di caccia pratica per cani da ferma su fagiani che ha ormai una consolidata esperienza, visto che il debutto ufficiale risale al 2010. Il luogo scelto per lo svolgimento è la Zona Addestramento Cani “Bosco d’Agnone” che si trova nell’agro di Lucera, mentre la partenza è stata fissata alle 8. Potranno partecipare alla prova cinofila tutti i cacciatori, anche quelli che provengono da regioni diverse dalla Puglia: verranno ammessi gli ausiliari di razze Inglesi e Continentali. Il regolamento in vigore, poi, sarà quello di gara Sant’Uberto, per la precisione l’ultima edizione svolta.
Per l’iscrizione alla gara della Federcaccia sono necessari alcuni requisiti importanti. anzitutto, è necessario essere in possesso della licenza venatoria di porto di fucile (uso caccia) in corso di validità, come anche l’assicurazione che ovviamente non deve essere scaduta. La quota di iscrizione, 25 euro, è comprensiva della proprietà della selvaggina che sarà abbattuta nel corso della prova (al massimo due capi) e dei servizi di campo. Per quel che riguarda i premi, il primo classificato riceverà il trofeo vero e proprio, mentre ci saranno delle medaglie per il secondo e il terzo cane, sia in relazione alla categoria “Inglesi” che a quelli “Continentali”.
L’apertura della prova per cani da ferma anche a tutte le altre associazioni venatorie (oltre a quelle che non fanno parte della provincia foggiana e della Regione Puglia) è un dettaglio di non poco conto e che rispetta il codice etico di queste manifestazioni. È prevista la presenza del medico veterinario. Il programma tipico dell’evento è il seguente: di solito c’è il raduno presso la Zona Addestramento Cani un’ora prima dell’inizio della gara, si prosegue poi con la presentazione dei giudici di gara, la chiusura delle iscrizioni, l’appello, il sorteggio, il suono del corno di caccia e l’inizio ufficiale della prova.
Tutti gli elementi dei cani da giudicare devono convergere verso un unico obiettivo, quello della “realizzazione”, altrimenti non ci può essere il risultato e nemmeno il carniere a caccia. Inoltre, uno stile ottimo per quel che concerne il movimento con ferme rare non rappresenta un modello che va segnalato. Anche in questo caso, in cui saranno coinvolti i fagiani come selvatico, si richiederà una andatura di galoppo molto spigliata, elegante, veloce, radente e mai impetuosa.