La Sako ha sempre mantenuto un livello qualitativo elevato nella progettazione e nell’esecuzione dei suoi fucili rigati raggiungendo una ben meritata notorietà di primissimo piano.
di Emanuele Tabasso
Nata all’inizio degli Anni Venti come officina di riparazioni d’armi e poi come produttrice di fucili rigati, la Sako ha seguito con tenacia e gradualità un percorso tecnico e commerciale improntato allo spirito che anima i finlandesi fatto di tanta sostanza e di signorile contenutezza. La rispondenza all’uso anche in climi estremi e una serie cospicua di vantaggiose caratteristiche ha sempre formato la connotazione di questi fucili a cui non è mai mancata anche la componente estetica di garbo e raffinatezza. L’ingresso sul nostro mercato risale ai primi Anni Sessanta grazie alle cure dell’importatore Peroldo di Torino che aveva fatto conoscere anche in Italia una realtà oramai più che affermata negli Stati Uniti. Alcuni decenni più tardi l’ingresso dell’azienda costruttrice nella Holding Beretta ha dato un ulteriore respiro al complesso dove le radici tecniche sono implementate dal potenziale della grande società di Gardone.
Esaminiamo l’ultima realizzazione, il Modello 85 in uno dei diversi allestimenti proposti, l’Hunter che, a nostro parere, interpreta compiutamente le attese del cliente tipo della fabbrica di Riihimäki. Senza sconfessare la scelta di funzionalità dell’inox abbinato al polimero, per certi versi insostituibile, passare lo sguardo su una bella calciatura in noce e una meccanica brunita reca conforto allo spirito: impiegare nelle proprie attività oggetti in cui l’eleganza e lo stile non siano disgiunti dalla resa tecnica è una dichiarazione di amore per la bellezza. Le armi Sako sono innanzitutto belle e ciò non appaia un elemento superfluo: il disegno dell’insieme come dei particolari obbedisce ai canoni immutabili dove la funzione crea la forma.
Castello e otturatore
Da una billetta di acciaio legato e poi trattato termicamente viene ricavato il castello a fondo piatto di migliore stabilità, con anello anteriore e ponte chiuso: il primo riporta la filettatura per il montaggio della canna, le mortise per le alette di chiusura e il prisma integrale di scarico delle forze che insiste su uno zoccolo in lega di alluminio fissato con due viti al fusto, mentre su entrambi sono ricavate le code di rondine per il fissaggio delle basi specifiche Optilock® finalizzate a un comodo montaggio dell’ottica.
Due peculiarità in evidenza: la sagomatura raccordata esterna dove le forme eleganti contribuiscono alla rigidità strutturale, e la finezza di proporre ben cinque diverse misure dell’azione per altrettanti gruppi di cartucce, fatto unico nelle realtà industriali del settore. L’otturatore è lavorato da un blocco unico di acciaio al NiCr quindi cilindro, testa e manubrio non presentano soluzioni di continuità, come i memorabili Mauser K98; anche qui evidenziamo le ricercatezze come le tre alette in testa a sezione conica e con profilo esterno ondulato per aumentare di numero i punti di contatto con il castello riducendone la superficie unitaria: la soluzione insieme alla tiratura delle parti induce quella scorrevolezza magistrale peculiare delle Sako. Le tre alette poi riducono l’angolo di manovra sveltendo l’operazione. La faccia presenta un cercine superiore per accogliere e posizionare il fondello della cartuccia che, poco dopo lo sfilamento dal caricatore, passa sotto la tutela dell’estrattore a unghia, ben dimensionato e con molla e pistoncino interni; ancora si osserva la fresatura inferiore, non interferente in un’aletta, in cui passa l’espulsore a lamina fissato in un traversino del castello, una soluzione unica nel novero degli otturatori a tre tenoni.
Canna, scatto, caricatore
La canna in acciaio al carbonio presenta una sezione cilindro conica e lunghezza di 57 cm adeguati alla cartuccia camerata: la rigatura a quattro principi destrorsi con passo di 1:9,5 viene rotomartellata a freddo, secondo una tecnica di cui Sako ha una storica padronanza, e l’egresso al vivo di volata è protetto da un invaso conico: i risultati di tiro esplicano meglio di ogni parola quel che tale impianto riesce a realizzare. Su questo modello sono presenti le mire aperte con la tacca a U antiriflesso e il mirino a lama in tunnel, regolabili in deriva e in altezza. Apprezzabile il trattamento di brunitura opaca antiossido. Lo scatto si avvale di un pacchetto metallico molto rigido e del grilletto singolo, curvo e con superficie di appoggio rigata: usandolo in modalità diretta, con peso di sgancio intorno ai 1200 g, si ha una valida soluzione per il tiro in movimento mentre lo stecher alla francese, regolabile e qui fissato intorno ai 210 g, è perfetto per quello mirato. Il caricatore è all’altezza di tutto il resto: lamiera di acciaio inox imbutita con nervature antisbattimento, suola elevatrice sagomata nello stesso materiale e solida sporgenza di aggancio al dente della propria sede. Il rilascio avviene premendo sulla soletta e sul dente defilato per evitare sganci fortuiti.
Calciatura e accessori
Torniamo a osservare il noce della calciatura apprezzando la scelta del materiale così come della linea dove si abbinano elementi della vecchia Europa e concetti statunitensi: il connubio dà un appagamento visivo e funzionale di piena soddisfazione, completato dalla particolare zigrinatura dei campi di presa. Ancora un colpo d’occhio alle piccole scelte qualificanti come la levetta a molla con superficie zigrinata, posta all’apice posteriore sinistro del castello, per svincolare l’otturatore a fondo corsa, oppure i due tasti a destra del castello, dietro all’incasso del manubrio, il maggiore dei quali comanda la sicura, silenziosa, rapida e manovrabile quando si è già in punteria, mentre quello piccolo consente l’apertura dell’otturatore a sicura inserita, per scarrellare in tranquillità.
Si può ben affermare che il Sako Hunter sia un fucile di classe elevata, di aspetto elegante, dai particolari tecnici raffinati e dalle prestazioni consequenziali a tanta applicazione nella ricerca e nell’esecuzione.
Scheda tecnica
Costruttore: Sako Oy – Tikka, Sakon Katu 2, FIN-11100 Riihimäki, Finlandia – [email protected] – www.sako.fi
Distributore: azienda del gruppo Beretta che ne cura la distribuzione in Italia
Modello: 85 Hunter
Tipo: carabina a otturatore girevole scorrevole a ripetizione ordinaria
Castello: anello anteriore e ponticello chiuso posteriore
Otturatore: a tre alette in testa con chiusura nel castello
Canna: in acciaio speciale rotomartellata – profilo cilindro conico lunga 570 mm – montata flottante
Serbatoio: mobile da 5 cartucce in lamiera di acciaio imbutita, molla al silicio e suola elevatrice in lega leggera – soletta in acciaio
Materiali: tutte le parti metalliche dell’arma sono in acciaio lavorato di fresa – alcune sono microfuse
Calciatura: in noce scelto
Congegno di scatto: grilletto singolo con stecher alla francese – regolazione dal vano caricatore
Estrattore: a unghia e molla inserita nel corpo otturatore
Espulsore: a lamina fissa nel castello
Sicura: a tasto posto sul fianco destro del castello – blocca scatto, percussione e otturatore – tasto supplementare per scaricare l’arma a sicura inserita
Mire: tacca di mira e mirino regolabili rispettivamente in deriva ed elevazione – attacchi specifici Optilock®
Finiture: brunitura opaca delle parti metalliche – lucida per il corpo otturatore – calciatura con verniciatura a olio mezzo lucido
Lunghezza: 1.075 mm
Peso: 3.200 grammi circa senza ottica
N. CAT: 16418
Prezzo: 2.139,00 € (informativo)